Bulgur con melanzane grigliate, pomodoro e cannellini

Da Meringhe
Tante volte mi chiedo perché noi italiani siamo così fissati col riso. Con tutti i cereali e legumi che ci sono e che lo potrebbero sostituire per rendere più vario il nostro nutrirci, non lo so. Io penso fino ai 14-15 anni di non aver mai mangiato un'insalata ne' di orzo ne di farro, per dire. E poi se si ferma qualcuno per la strada così a caso secondo voi in quanti saprebbero dirvi che cos'è il bulgur? O il quinoa? A meno che non si tratti di foodblogger o di rare eccezioni di personaggi illuminati attenti a variare la propria alimentazione, direi molto pochi.
Per cui, visto che ogni tanto mi viene ricordato da qualcuno che devo scrivere rivolgendomi a tutti, e non solo alla mia ristretta cerchia di "colleghi" foodblogger e lettori quotidiani, oggi parliamo un po' del bulgur, il mio preferito tra tutti quei chicchi che vanno di moda adesso (come dice mia nonna).


Il bulgur (o boulghoul, boulgour, bulghur, bulghul ecc. ecc.) è sostanzialmente grano spezzato, proprio quello dei campi di grano che ci circonderanno tra un po', tipico della cucina mediorientale.  Questo grano integrale subisce poi particolari processi di lavorazione che comprendono una cottura al vapore, un periodo di riposo in cui vengono fatti seccare e infine una macinatura, in diverse pezzature a seconda dell'uso finale a cui è destinato. Le qualità nutrizionali rimangono quelle del frumento integrale, quindi un buon apporto di fibre, vitamine del gruppo B, fosforo e potassio (da Wiki).

Di particolare a parte il nome non ha niente, se non che è un'altra forma in cui si possono mangiare i cereali, e, fatto non trascurabile, un ottima base per variare le quotidiane insalate da portarsi dietro per pranzare. Il piatto tipico a base di bulgur è sicuramente il tabulè, dove il grano rimane a macerare nel succo di limone per diverso tempo e poi condito con verdure e spezie. Normalmente però gran parte delle ricette adatte per il cous cous sono perfette anche per lui.
Il metodo di cottura è in genere sempre indicato sulla confezione, ma io in di solito lo lavo, poi lo lascio un po' in bagno, circa mezz'oretta, e poi lo cuocio in una quantità d'acqua salata pari al doppio del suo volume per dieci minuti. Poi lo assaggio. A me piace piuttosto durino, quindi solitamente a questo punto è già pronto e se mi avanza dell'acqua la scolo. Se invece fosse ancora molto duro e bagnato basta lasciarlo lì a riposare nell'acqua di cottura, senza coperchio per una decina di minuti.  
Questa più che una ricetta è un metodo che mi sono creata per mettere in tavola alla sera qualcosa di diverso ma caldo e gustoso, ma anche, nello stesso tempo, prepararmi un pranzetto completo per il giorno dopo, da consumare anche freddo. Voilà.
Bulgur con melanzane grigliate, pomodoro e cannellini 
x21 bicchiere di bulgur1\2 melanzana200 ml passata di pomodoro1 scalogno100g di fagioli cannellini già lessatiolio
Grigliare la melanzana tagliata a fettine sottili sulla piastra bollente per 1-2 minuti per lato. Condire con olio, sale e prezzemolo e lasciar marinare un po'.Cuocere il bulgur secondo le istruzioni riportate sulla confezione.Far appassire lo scalogno tritato nell'olio. Aggiungere il pomodoro e cuocere 5 minuti, poi aggiungere anche i fagioli e lasciar cuocere altri 5 minuti. poi spegnere il fuoco. Tagliare le melanzane grigliate a striscioline sottili e aggiungerle al resto del condimento. - per mangiarlo caldo: quando il bulgur sarà cotto, riaccendere il fuoco sotto il condimento e versarvelo dentro. Rosolare per due minuti, condire con un po' di prezzemolo e serivire subito.- per mangiarlo freddo: passare il bulgur sotto l'acqua corrente fredda, condirlo con due cucchiai di olio e quando si sarà raffreddato anche il condimento unirli. Spolverizzare di prezzemolo e conservare in frigo in un contenitore ermetico.Per chi avesse voglia, e soprattutto tempo, soprattutto, il bulgur si può preparare anche in casa, proprio a partire dai chicchi di grano! L'ho trovato su Terra Nuova, una rivista che si occupa di medicina non convenzionale, alimentazione naturale, energie rinnovabili, agricoltura biologica, ambiente ed ecologia, a tratti con un piglio forse un po' troppo "integralista" ma comunque spesso interessante. L'articolo qui