Qualcuno potrà tacciare i giap della Bulldock di blasfemia. Questa commovente Kawasaki Z1 è uscita, come molte altre sue simili, dall’officina di Sano in Giappone decisamente anabolizzata (dettagli nel seguito) e, con la sola eccezione della livrea pressoché originale, con accostamenti cromatici davvero poco consoni ad una signora di tale classe (il mio photoediting rende le cose molto meno 'flashy' di quel che sono). Resta il fatto che il risultato ha tutta l’aria di una macchina davvero eccezionale, pronta a dare le mele a tante contemporanee, del tutto dimentica delle numerose primavere attraversate. Se solo lo scarico avesse forme e riflessi appena meno postnucleari (aggettivo infelice, lo ammetto, date le circostanze, ma temo che renda bene l’idea) e ci fosse meno oro e giallo nelle sospensioni, avremmo di fronte qualcosa che, aldilà delle prestazioni, potrebbe far impazzire molti riders over 40 e non solo.. E il sottoscritto fra quelli...
Principali caratteristiche: cilindrata portata a 1197 cc; albero a camme Yoshimura ST-1; carburatore Keihin FCR 37; impianto di scarico 4 in1 McCoy Wynne; radiatore olio; cerchi forgiati 3.50-17 e 6,00-17; pneumatici Bridgestone BT-002 120/70-17 e 190/50-17 (!); freni con pinze Nissin su dischi Wave e pompa radiale Brembo; forcella e ammortizzatori Ohlins; forcellone McCoy; telaio rinforzato.