Bullet to the head

Creato il 13 febbraio 2014 da Ladri_di_vhs

La pochezza di idee che negli ultimi anni ha colpito gran parte del cinema Hollywoodiano è abbastanza evidente: tra remake, reboot e saghe infinite non sa più da dove attingere idee e complice questa situazione stagnate, in questi tempi bui si è assistito ad un revival dell'action americano che imperversava negli anni '80 che fece sognare la mia generazione con i suoi eroi tutti muscoli e non troppo cervello atti a risolvere i problemi tra incredibili scene d'azione ed ironia.
Le uscite recenti di questo filone hanno assunto un tono ancor più parodistico, effetto voluto per far presa su un pubblico di nostalgici ma la qualità della quasi totalità di queste è molto bassa e non basta resuscitare le vecchie mummie di Stallone e Schwarzenegger per generare episodi convincenti.
L'eccezione si presenta quando a prendere il comando ad un progetto revival è un regista navigato di nome Walter Hill che nel corso della sua carriera ha dimostrato le sue indubbie doti di regista e che coglie la palla al balzo per confezionare uno degli action americani più riusciti degli ultimi anni.

La trama è estremamente semplice: "James Bonomo, conosciuto come Jimmy Bobo (Sylvester Stallone), è un killer che uccide a pagamento. Vede uccidere il suo compagno d'affari e dovrà allearsi con un poliziotto, il cui ex compagno è stato fatto fuori dagli stessi malavitosi, per scoprire la verità e fare giustizia." (fonte Wikipedia), la sceneggiatura quindi non offre particolari guizzi ma questo non è affatto un problema, il tutto è congeniale per favorire l'azione e in questo film non mancano momenti di vera goduria dove è possibile gustarsi uno Stallone finalmente ben sfruttato per quello che è, certamente non un grande attore dal punto di vista recitativo ma non è questo un film dove si ha bisogno quel tipo di capacità, il nostro Sly è dotato di fisicità e di un viso unico, in un contesto come questo la sua maschera è perfettamente funzionale al tutto e nessuno meglio di lui sarebbe stato adatto al ruolo interpretato.

Altro plauso da fare alla regia di Hill che anche in questo episodio conferma i suoi ottimi standard, finalmente un regista americano che decide di fare un film d'azione senza infarcirlo con dosi nauseanti di computer grafica e decide anzi di puntare sulla spettacolarizzazione dei movimenti dei suoi personaggi, cercando di proporre delle coreografie di combattimento che si avvicinano al modello dei film d'azione asiatici senza però cercarne la stessa perfezione stilistica e lasciando quanto basta del grezzo stile di combattimento tipico dell'action americano in un mix ottimamente riuscito (vedere il combattimento finale per credere). Ciliegina sulla torta una colonna sonora rock 'n roll che scandisce il ritmo galoppante di quest'opera di 90 minuti di puro intrattenimento.

Axel Spinelli