Bunga bunga nel deserto

Creato il 13 aprile 2011 da Albertocapece

Stanotte ho fatto un sogno. Ho sognato che all’inizio delle operazione Odissey Down in Libia,  ci fossero  ci fossero due sottosegretari del governo italiano e che non stessero lì per ragioni diplomatiche o politiche, né che fossero soli, ma diciamo accompagnati da quel materiale umano che si addensa dopo le nove di sera ad Arcore. Materiale molto, molto giovane.

Certo che i sogni sono strani perché non mi sono apparse le cene eleganti che mi sarei aspettato se fossi stato sveglio, ma grovigli coatti di corpi attuati con supremo sprezzo dell’artrite  E mi è apparsa, nella dimensione onirica, l’immagine dei due sottosegretari che scappano dagli attacchi su un fuoristrada verso il deserto. Che mentre sono sulla pista, a stento disegnata dalla sabbia più chiara, telefonano col satellitare a un tale che, mi sembra di ricordare, si chiamasse zio Ignazio, anche lui su altre piste, ma  per i fatti suoi.

E subito dopo ho visto questo zio Ignazio parlare con i servizi segreti e questi a loro volta mettersi d’accordo con un’associazione umanitaria operante nel paese di Gheddafi. Quale azione più caritatevole se non prendere un aereo di Stato per recuperare i due illustri governanti sperduti nel deserto assieme alle loro amiche? E di più affidabile di due operatori massoni?

Si così era il sogno, confuso e inquietante. Si vede che non avevo digerito bene. Del resto chi lo digerisce questo governo?


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