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Bunju si tinge di Giallo /Padre Alex (prima di Wallander) prova a sua volta a investigare

Creato il 20 agosto 2014 da Marianna06

 

  

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Dopo aver ascoltato attentamente i suoi commensali, padre Alex,che ha tante conoscenze in città,  e dopo il commiato degli ospiti, inizia a stilare rapidamente nella  mente un elenco di medici e personale sanitario, che potrebbero essere d’aiuto alla causa.

Un aiuto che altro non è che l’individuare i possibili autori di un gesto tanto ignobile.

E cioè quello  dell’avere gettato disinvoltamente dei resti umani in discarica come fossero spazzatura.

In questo modo, con le persone giuste, l’inchiesta del commissario svedese (pensa tra sé e sé il religioso) sarebbe enormemente facilitata.

E, probabilmente, non ci sarebbero mai più episodi del genere, né in città, né altrove, che sono  decisamente offensivi della dignità umana.

Dopo qualche ora, quando certamente Kurt e Henning hanno già fatto ritorno a Bagamoyo, Alex, sbrigate alcune piccole incombenze della casa, si attacca subito al cellulare e contatta Geronimo.

Geronimo è un infermiere capo-sala dell’ospedale di Dar es Salaam, con il quale ha un ottimo rapporto d’amicizia da lunga data.

-Ciao, amico,- lo saluta dall’altro capo del telefono l’anziano e simpaticissimo Geronimo.Uomo dalla battuta sempre pronta e dal sorriso accogliente.

-In cosa posso esserti utile?- aggiunge  repentino.

Geronimo, amico da sempre dei missionari, sa bene che padre Alex, se lo cerca, ha bisogno di qualcosa. Non gli è, perciò, difficile immaginare una richiesta.

E il nostro missionario, con poche ma chiare parole, spiega all’altro il motivo della sua telefonata.

L’imbarazzo dell’infermiere è palpabile e padre Alex, che se ne accorge, usa tutto il garbo possibile, proprio per non mostrarsi invadente.

Lascia a Geronimo la possibilità o meno di dargli una eventuale risposta che possa risultare utile.

E Geronimo, in effetti, non indugia più di tanto.

Padre Alex - dice l’uomo- avvicinati domattina  in ospedale prima di mezzogiorno e chiedi di me in astanteria.

Usciremo -precisa- per fare due passi. Ci berremo una birra assieme come facciamo sempre. Nessuno sospetterà. E forse riuscirò a darti una dritta per il tuo amico investigatore.

Grazie- replica padre Alex.

Ci sarò-aggiunge.

Intanto è l’ora d’andare in cappella per i vespri e il missionario s’avvia di buon passo. Gli altri ospiti della casa sono già lì.

Più tardi,dopo cena, manderà un e-mail a Henning,l’amico scrittore, ma lo farà senza alimentare di certo in lui false aspettative.

Si comincia con piccoli passi in queste imprese. E non è detto che non si centri l’obiettivo.

Dalla cappella provengono, intanto, la musica di un organo e le voci di un coro di giovani  che intonano un salmo in swahili.

                                                                                      (continua...)

 

                                  a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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