Il Nowruz, che corrisponde con l’arrivo della primavera, è un’eredità del periodo zoroastriano. Nell’Iran moderno l’anno nuovo si aspetta in casa, con la famiglia riunita davanti a una tavola imbandita. Simboli della festa sono i pesci rossi, che rappresentano la vitalità e la candela, la cui luce rappresenta il bene. Sulla tavola imbandita per il Nowruz non deve mancare inoltre lo specchio, in cui ognuno deve guardarsi per fare i conti con la propria coscienza e un grande spazio è riservato ai dolci, perchè la vita, nell’anno che inizia, non porti solo amarezze. Le tavole sono inoltre decorate con 7 oggetti il cui nome inizia con sin, la lettera s in lingua farsi (persiano). Il primo dei sette sin è il grano germogliato, simbolo della ricchezza della terra. Il secondo, la mela che rappresenta la salute. Il terzo è un impasto di grano macinato e miele, simbolo della terra che nutre l’uomo. Il quarto è il giacinto, il cui profumo annuncia la bella stagione. Poi la moneta che porta ricchezza per l’anno che viene, l’aglio, che nella Persia antica era usato per allontare gli spiriti maligni e l'ultimo è l’aceto, considerato un rimedio contro i mali del corpo. Ma i simboli del Nowruz non finiscono qui: gli iraniani colorano le uova, simbolo della fertilità e mangiano il senjed, frutto a cui sono riconosciute doti afrodisiache e che nell’antichità simboleggiava l’amore. I festeggiamenti iniziano il martedì prima del Nowruz, quando si usa saltare sul fuoco e terminano con la scampagnata del tredicesimo giorno dell’anno nuovo.
Buon Anno!!