Non sono vegetariano, ma propongo qualcosa di vegetariano, anzi, perfino vegano. In realtà non mangio carne tutti i giorni, ma, sia chiaro, ci vedo nulla di male. Sono fermamente convinto della bontà della cosa (nel doppio senso). Sono convinto che mangiare altre specie animali sia cosa normale. Pensate alle reclute delle forze speciali dell'Arabia Saudita, che, tra le varie tecniche di sopravvivenza, imparano anche mangiare un serpente scuoiato. Se capitaste in una dimostrazione pubblica, potreste vedere uno di questi in tuta mimetica addentare il rettile crudo. Nulla di male, come con un carpaccio. Non sono convinto della stessa cosa per quanto riguarda la propria specie. Non ho mai visto un gatto mangiare un gatto. Allo stesso modo, cercando sempre di non essere scortese, rifiuto gli inviti a cena di un paio di miei amici cannibali. A parte gli scherzi su cosa si mangia - non credo sia sempre vitellone - non vorrei essere io la loro cena. Mi scoccerebbe. Dopo questa premessa sbertucciata, ammetto che con il caldo sono benvenuti barbecue, graditi quando fatti da altri, verdure, angurie e meloni più che altra cosa qua e là.
In questi giorni di pioggia, un risottino però ben ci sta. Oggi c'è il sole? Non temete, domani e dopodomani ancora pioggia e temporali. All day long. Risotto di (fine) primavera con asparagi e piselli, un qualcosa di facile e adatto anche a vegetariani, che, come sanno, io non li mangio.
Ingredienti per 4:
asparagi 500 gr
piselli 150 gr (50 gr sgranati), meglio freschi, ma in caso sapete dove trovarli surgelati al supermercato2
cipollotti1 litro di
brodo vegetaleoliosalepepe
zafferano 1 bustina
riso 320 gr (è pur sempre estate, si sta leggeri ovvero si mangia meno e poi ci si strafoga di gelato, no?)
Mi chiederete: non inizia a essere tardi per gli asparagi? Io vi risponderò: esatto, ma puoi trovare ancora gli ultimi (spesso non eccezionali), puoi aver congelato per i mesi a venire degli asparagi già saltati con un soffritto di cipolla, puoi trovarli nel reparto surgelati. Ne so una più del diavolo, che però ne sa infinite in più. Ipotizziamo quelli freschi. Lavateli, rimuovete la parte bianco/dura del gambo, raschiateli con un coltello non molto affilato senza toccare le punte e affettateli. I piselli? Dai, prendete quelli surgelati, per far prima: non dovrete sgranarli. Lavate i cippollotti (va bene anche lo scalogno come la cipolla), eliminate lo strato più esterno, affettatelo. Mettete in pentola dell'olio e fateli dorare a fiamma media, poi aggiungete piselli e, infine, gli asparagi. Fate cuocere un poco, aggiungendovi un mestolo di brodo, un pizzico di sale e una grattuggiata di pepe.
Una volta asciutto, unite il riso e fatelo tostare un minuto. Unite qualche mestolo di brodo bollente e continuate ad aggiungerne man mano che viene assorbito, mescolando di tanto in tanto. Se si asicugasse troppo, cuocerebbe male e in modo discontinuo (oltre che attacarsi al fondo della vostra padella!).
Un paio di minuti prima della fine del tempo di cottura del riso, unire lo zafferano, che avrete già stemperato in mezzo bicchiere di brodo. Mescolate e portare a fine cottura. Spegnete il fuoco, unite una grattugiata di pepe, lasciate riposare un minuto e servite. Però prima facciamo un passio indietro, io vegano non sono. Quindi, tra i miei ingridienti aggiungo del formaggio da grattuggiare (massì, il classico Grana Padano) e lo aggiungo subito prima di spegnere il fuoco. Meglio.
Assieme a un bel bicèr de vì bianc (o qualcosa di simile)