Noi nonne ( e nonni, si capisce) lo festeggiamo virtualmente in più di 7000 (settemila), un bel numero di viste per un discorso tutto sommato di nicchia e rivolto a una fascia d’età non propriamente “smanettona” e internauta. Le solite statistiche ci assicurano però che la familiarità dei “grigi” con l’informatica si va via via consolidando. Ottimo. Ringrazio intanto tutti coloro che, già avvezzi al pc, hanno letto e commentato le mie piccole note.
Riflettere sui nostri problemi per scriverne e comunicare mi ha sicuramente arricchita. Ho dovuto osservare con maggiore attenzione i grandi e i piccini che conosco, ragionare sulla famiglia da punti di vista che mi erano sfuggiti, documentarmi su diversi argomenti che conoscevo un po’ superficialmente. Lo facevo anche prima, ma per me stessa o con qualche amica: la prospettiva era più ristretta e talvolta pregiudiziale.
Ho tentato un bilancio nella pagina Presento il blog. Se anche una sola nonna, nipote, suocera, figlia o nuora ( e/o i corrispettivi maschili…) ha potuto giovarsene per migliorare una situazione reale, ne sono davvero lusingata. La condizione di noi nonne dovrebbe essere naturalmente gratificante per la serie di ragioni psico-antropologiche cui ho talvolta accennato. Ad alterarla, rendendola spesso problematica, contribuiscono le difficoltà oggettive – numerose nel nostro paese – e quelle soggettive, di cui siamo responsabili un po’ tutti. A causa di pregiudizi, incomprensioni, egoismi, scarsa conoscenza di noi stessi e attenzione all’altro. Quasi tutto perfettibile con un minimo di buona volontà e raziocinio. Mettiamoci d’impegno!
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