Buon Compleanno, Zia Jane!
Per i suoi 238 anni noi di JASIT abbiamo deciso di fare alla nostra zietta preferita (e a tutti i Janeites italiani) un meraviglioso regalo! In realtà si tratta di un dono piuttosto stagionato, una piccola perla di 112 anni che si era persa in fondo al mare, ma che abbiamo recuperato e tradotto, e oggi pubblichiamo grazie alla preziosissima collaborazione con la casa editrice Jo March, che ha creduto nel nostro progetto, proprio perché rispecchia la sua filosofia di "riempire i tasselli mancanti di un continente letterario sommerso".
JANE AUSTEN: I LUOGHI E GLI AMICI
Sinossi: Nel 1901, le sorelle Constance ed Ellen Hill infilarono in valigia taccuini e matite, noleggiarono un calesse vecchio stile e partirono alla ricerca di “Austenland”, come chiamarono, in modo bizzarro e ingegnoso, il mondo di Jane Austen – quel luogo fisico (l’Inghilterra della sua vita e dei suoi romanzi) ma anche letterario (il microcosmo delle persone della sua vita ma anche dei suoi personaggi) e soprattutto metafisico (la fonte dei sentimenti generati nei suoi lettori) sul quale regna incontrastato e sempre rigoglioso il suo genio creativo, da oltre duecento anni. Il pellegrinaggio di due ‘Janeites’ della primissima ora, “due di noi”, alla scoperta delle tracce terrene della vita quotidiana della grande scrittrice, dà così vita a un’originale biografia sotto forma di diario di viaggio, in cui le impressioni personali ed entusiaste della biografa-ammiratrice di fronte ai luoghi austeniani convivono con le informazioni raccolte dal vivo lungo l’itinerario e con le stesse vibranti parole di Jane Austen, tratte dai romanzi e dalle lettere, ma anche dalle testimonianze dei suoi familiari, così come le ha raccolte il nipote James Edward Austen-Leigh nel prezioso Memoir, la prima biografia mai pubblicata. «Ora chiederemo ai nostri lettori, con l’immaginazione, di rimettere indietro le lancette del tempo a più di cento anni fa e di venire con noi alla presenza di Miss Austen» [dalla Prefazione]
Ellen G. Hill - Canonica di Ashe
Com'è nato Jane Austen: i luoghi e gli amici?
La prima idea di tradurre questo libro è nata durante la compilazione della Bibliografia di Jasit, quando ci siamo resi conto che questo testo fondamentale – in pratica la seconda biografia di Jane Austen dopo il Memoir del nipote James Edward Austen-Leigh, pubblicato nel 1870 – non era stato mai tradotto in italiano.
Abbiamo iniziato a sfogliare le sue pagine e abbiamo subito pensato di tradurlo, seguendo quello che è uno dei principali scopi di JASIT: la diffusione della conoscenza e dello studio di Jane Austen, della sua vita e della sua opera. Dal momento che tra le fila dei fondatori si contano ben quattro traduttori, abbiamo suddiviso il testo in quattro parti uguali (operazione non difficile, dal momento che è costituito da 23 capitoli più due brevi prefazioni) e ci siamo immersi in Austenland con Constance ed Ellen Hill. L'emozione nel tradurre è stata subito fortissima, di totale partecipazione e condivisione. Sentivamo le sorelle Hill come due di noi, o meglio, eravamo noi a sentirci coinvolti nella curiosa ricerca, nella devota ricostruzione dei luoghi austeniani, come in un sereno pellegrinaggio. Chi di noi aveva visitato alcuni di quei luoghi, si è ritrovato lì col pensiero, grazie alla commossa e accurata ricostruzione di Constance. Anche grazie al nostro lavoro in team, alla continua consultazione reciproca per le note e i riferimenti bibliografici, alla rilettura incrociata della traduzione, questo libro è entrato nei nostri cuori, rendendo la sua traduzione una vera e propria festa. Ma di certo questo non sarebbe accaduto se la Hill non ci avesse coinvolti così profondamente, rendendoci quasi dei coautori. Ci sembrava, infatti, che a scriverlo fosse stata un'amica di famiglia carissima, che affidava alle nostre cure la versione italiana della sua opera. Non potevamo trattenere solo per noi tutte quelle emozioni. Jane Austen: i luoghi e gli amici non era una semplice biografia sotto forma di diario di viaggio, era un'esperienza indimenticabile che ogni Janeite doveva fare. E per renderle onore, era giusto e sacrosanto che un tale libro fosse tangibile, che venisse pubblicato in forma cartacea, per tornare alle origini, così come Constance ed Ellen tornavano alle origini visitando i luoghi austeniani.
* Titolo dell'Introduzione di Jane Austen: i luoghi e gli amici, a cura di Silvia Ogier.
Link utili
☞ Il post dell'annuncio su Jasit
☞ Jo March Agenzia letteraria☞ La pagina facebook di Jo March