La Voyager 1 fu inizialmente progettata per osservare ed osservare Giove e Saturno. Fu la prima a fornirci delle immagini ad alta risoluzione di questi giganti gassosi e delle loro lune. Fu lanciata nello spazio dopo la sua gemella, la Voyager 2, a distanza di due settimane, cosa che non le impedì di raggiungere per prima Giove e Saturno grazie ad una traiettoria più corta e veloce.
I dati raccolti dalle due sonde Voyager aprirono il campo a straordinarie scoperte sul nostro Sistema Solare. Tra queste, possiamo citare l'attività vulcanica di Io, la radioattività gioviana, lo studio della Grande Macchia.
Voyager 1 fu poi dirottata verso Titano, allo scopo di studiarne la composizione atmosferica: questa manovra mise fine alla sua missione di studio dei pianeti del Sistema Solare (che venne definita "Gran Tour", e che la Voyager 2 continuò proseguendo verso Urano e Nettuno).
Voyager 1 continuerà la sua corsa di uscita dal Sistema Solare almeno fino al 2025, quando si prevede che i trasmettitori radio inizieranno ad avere problemi di potenza del segnale.
Attualmente si trova ad una distanza di 0,002 anni luce dal Sole, e viaggia ad una velocità di 17 km/s (61.000 chilometri all'ora circa).
Ogni anno, si allontana di 3,6 Unità astronomiche (circa 450 milioni di chilometri). Non è diretta verso alcuna stella, ma entro 40.000 anni si troverà a passare ad 1,6 anni luce di distanza dalla stella AC+79 3888.
All'interno della Voyager 1 è custodito il "Golden Record", un disco per fonografo che contiene suoni ed immagini che ritraggono la diversità di specie viventi e di culture della Terra. Si tratta essenzialmente di una sorta di "capsula del tempo", creata da Carl Sagan e da un comitato di scienziati, che contiene:
- 116 immagini che raffigurano il nostro sistema solare, l'anatomia del genere umano, animali, piante, paesaggi, architettura.
- suoni di vento, tuono, animali (come uccelli e balene) ed altri fenomeni naturali
- dati relativi a masse, dimensioni e scale di tempo, composizioni chimiche e costanti fisiche che si ritengono universali.