Buon recupero sul finale di seduta
Svetta ancora Saipem che in una settimana ha recuperato quasi 25 punti percentuali. Bene Eni dopo la scoperta del giacimento in Egitto. male Ferragamo.
Giornata negativa per le Borse del Vecchio Continente, ma la nostra Piazza Affari è riuscita a contenere le perdite in termini più che accettabili, la seduta può al momento essere considerata interlocutoria, dobbiamo attendere gli sviluppi in settimana.
Sul nostro Ftse Mib (-0,24%) oggi abbiamo avuto un protagonista assoluto, si tratta di Eni (+1,53%) che aveva annunciato alla vigilia la scoperta di un mega-giacimento di gas in Egitto.
Il titolo è schizzato in apertura (+4%) superando, anche se per un solo attimo, quota 15 euro, ma subito ridimensionava i guadagni ed alla fine risentiva anche di una seduta debole del petrolio il cui prezzo è calato oggi di oltre un punto percentuale.
E così con uno sprint finale e soprattutto con un’asta di chiusura straordinaria, in vetta ai guadagni odierni troviamo ancora Saipem (+2,45%) che pare beneficiare di acquisti in arrivo da Oltre Oceano. In queste ultime cinque sedute, tutte rialziste, il titolo ha guadagnato il 23,5%!!!
Positive, anche se con incrementi inferiori al punto percentuale, Yoox (+0,75%), Finmeccanica (+0,58%), Moncler (+0,50%), Azimut (+0,46%) e Buzzi Unicem (+0,46%).
Un solo titolo del comparto bancario ha visto crescere oggi la propria quotazione si tratta di Intesa Sanpaolo (+0,31%).
Guardando invece la parte bassa della classifica sul fondo troviamo, anche nell’odierna seduta, Salvatore Ferragamo (-1,95%) seguito da Telecom Italia (-1,63%) ed Ubi Banca (-1,63%).
Seduta che ha visto prevalere nettamente le vendite anche per ed A2A (-1,62%) e Bper (-1,61%).
Male anche i titoli del Lingotto, Fiat Chrysler (-1,26%) e Cnh Ind. (-1,12%) hanno trascinato al ribasso Exor (-0,99%), ed infine hanno lasciato sul terreno oltre un punto percentuale anche Banco Popolare (-1,10%), Stmicroelectronics (-1,07%) e Snam Rete Gas (-1,00%).
Wall Street dopo una partenza zoppicante sta ora riducendo le perdite, vediamo quindi come va a finire.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro