Buona settimana Gipsies e buon rientro.
Come sono andate le vacanze?Avete respirato ogni energia possibile e immaginabile per essere pronti a scrivere un autunno bellissimo?
Io l’autunno lo aspetto sempre con ansia: mi piace sentire la lana che pizzica un po’ la pelle, il vento fresco del mattino, il profumo di matite ben temperate che esce dalla cartoleria sotto casa. Sento l’emozione dei bambini che iniziano la scuola e c’è un’atmosfera pregna di novità alle quali sfuggire è impossibile.
Le giornate si fanno corte, le luci in casa si accendono presto. Il 1° Ottobre si inaugura la stagione con un morbido assaggio di camembert, che è un po’ un rito: il primo camembert di stagione. E poi ci sono le zucche, le vellutate, il foliage che riempie gli occhi di sfumature gialle e rosse. Ci si ritrova con abbracci e sorrisi, la pelle un po’ abbrustolita, pronti a raccontarci di velieri e pirati e sirene.
Si riaccende il forno, si bevono tè caldi e si torna alle consuetudini più preziose, piccoli piaceri di vita che riempiono gli occhi di stelle.
Di solito a settembre si fanno anche lunghissimi elenchi di cose da fare, buoni propositi che trasformino in meglio ciò che siamo e ci proiettano verso chi vogliamo diventare.
Elenchi elenchi elenchi…Ecco la mia lista:
– parola d’ordine: rassodare. Voglio camminare almeno un’ora ogni giorno a passo spedito, e terminare la giornata con un po’ di yoga. Gli anni incalzano e devo mantenermi giovane se voglio tenermi anche il mio gitano…essendo lui più giovane, devo tonificare ogni punto critico!
– equitazione: il mio gitano almeno un paio di weekend al mese torna a Desenzano. Per non morire di nostalgia, quest’anno ho deciso che quelle giornate saranno dedicate a riprendere uno sport praticato tanto tempo fa. Equitazione. E vorrei coinvolgere anche mia sorella, così da poter stare un po’ insieme. Dovrò procurarmi tutto l’occorrente.
– avete mai sentito parlare delle Diva Cup? Pare che le nostre amiche americane – sempre un filo più avanti – le usino già. Perfetto sostituto ecologico dei tamponi, risulta essere anche molto più comodo e dicono igienico.
– E se facessimo almeno una volta alla settimana un regime vegan?Come sapete siamo vegetariani e amiamo esserlo. Stiamo meglio e la vita sembra più leggera. Adesso mi chiedo: se provassimo almeno una volta alla settimana a non mangiare per niente alcun prodotto animale?
– Questa è anche la stagione in cui tornano gli orecchini giganti e molto gipsy. Io li ho trovati qui e credo di farne incetta.
L’importante comunque, mie care gitane, è che smettiamo di preoccuparci. Smettiamo di arrabbiarci per situazioni che non meritano la nostra rabbia. Quando ci parte l’embolo del nervosismo, altro da fare non c’è: facciamoci una doccia, di quelle calde, lunghe e confortevoli. Piena di bagno schiuma profumato e con qualche candela. Impariamo a essere più indulgenti con noi stessi. Se ogni tanto non ce la sentiamo di affrontare il mondo, nessuno ci vieta d regalarci un giorno di letto, coperta e niente assoluto. Ripuliamo la mente. Guardiamo film romantici, commedia sciocche e commuoviamoci davanti alle pubblicità natalizie degli anni passati. Facciamo le turiste nelle nostre città: scoviamo angoli nascosti, librerie antiche, mercantini del vintage e perdiamoci un po’, dimenticando condivisioni social, telefono e connessioni.
Prendiamoci cura di noi. Respiriamo.
Siamo su questa terra per essere solamente e meravigliosamente umani. Pieni di errori, debolezze e difetti. Ma anche straripanti di pregi e bellezza unica.
Cerchiamo di avere sempre il coraggio necessario per prenderci in braccio e portarci in salvo.
Questo lo dico anche per tutte voi che recentemente mi avete scritto, confidandomi le vostre tristezze e chiedendomi come si fa a dimenticare/superare/ perdonare un tradimento. E allora vorrei rispondervi qui, nel modo per me più facile. Scrivendo.
Di base mi hanno detto che scrivere è una terapia. Mi hanno detto che il dolore, così come la gioia, così come ogni problema, va in qualche modo buttato fuori, ordinato e esteriorizzato e ognuno lo fa nel modo che trova più consono. Il mio è scrivere. E a volte lo faccio così di getto che non posso nemmeno rileggerlo, perché come se fosse un fiume in piena che trascina i detriti a valle, e tu non vai certo a raccogliere questi detriti, li lasci convogliare verso il fondo, lontano da te.
Posso solo rispondervi così, quindi. Perché credo che comunque tutti, o prima o dopo, siamo stati traditi. Ho sempre pensato che ad azione, corrispondesse reazione. Ho sempre creduto che il karma premiasse la lealtà e la sincerità dei sentimenti. Ho sempre pensato che le favole non avessero postille, non avessero asterischi. Le favole – credevo – sono semplicemente favole.
Invece no. E bisogna rendersene conto presto per sopravvivere, mie adorate gitane dall’animo nobile. Io me ne sono resa conto presto, quando ho scelto di smettere di vivermi come vittima, abbandonando il retaggio della mia storia famigliare come si lasciano indietro i vuoti a rendere.
Quindi… vi ritrovate adesso di nuovo qui, davanti a un tumulto che vi spezza in mille brandelli il cuore. Il fatto è che quando capitano queste cose – e le vostre email me ne danno conferma – l’istinto sa già quasi tutto…e allora ci si rifugia dietro i “sei pazza” e ce li si fa bastare come consolazione. Ce li si fa bastare come spiegazione plausibile.
” Sono pazza. Sono paranoie, sono baggianate. Sono pazza.”
E si va avanti, sorridendo anche delle proprie debolezze e colpevolizzandoci per solo aver pensato al peggio – noi che si pensa sempre positivo, che crediamo all’incredibile e che vediamo rosa sempre e comunque.
E invece poi crash boom bang, come cantano i Roxette. Il sesto senso ha fatto di nuovo breccia e purtroppo da piccoli dettagli lasciati sbadatamente in giro si scoprono le grandi bugie. E vi chiedete: quindi cosa c’è di vero? Mi chiedete cosa fare quindi: fingere indifferenza?Non pensarci più?Pretendere comunque che rimanga sempre relegato a qualcosa di non vero?
Fa un male boia, questo è. E non vi indoro la pillola.
E più del tradimento fa male la bugia. Fa male aver creduto agli occhi di chi amate che ti giuravano che non era così. Fa male aver investito amore, tempo, soldi energia e cuore in qualcuno che vi ha tradito. Attenzione però: non parlo del tradimento fisico. Parlo di quello fatto e perpetrato quando lo guardi e gli chiedi ” mi hai tradito” – pronta a perdonare- e lui ti giura e stra giura di no. Questo fa fottutamente male.
E allora, mie belle e selvagge gitane io vi dico quello in cui credo io, più di tutto.
CHI AMA, RESTA.
Perdonare non vuol dire essere sceme, con due fette di saleme sugli occhi.
Perdonare vuol dire essere consce del fatto che seppure questa sera piove, domani ci regalerà un cielo azzurro straordinario e un sole fresco, che faccia ripartire il cuore ai suoi normali battiti.
Ecco fatto.
E allora godiamoci anche un po’ questa pioggia, che domani è già sole e i mesi a venire saranno belli. Il passato è passato e non si può più cambiare. Crediamo che il futuro porti i suoi frutti.
Per qualsiasi cosa, sono qui. E se avete bisogno, vi prego continuate a scrivermi, cerco di rispondervi appena posso: alice@agipsyinthekitchen.com
** GIPSY TIPs
Noi abbiamo trascorso giorni bellissimi in Sardegna, alla scoperta di questa magica terra che è piena di tesori inestimabili e ricca di una cultura enogastronomica meravigliosa. Ci siamo addentrati fino ad arrivare in una favola. Su Gologone, in un hotel gestito da una maga – nel senso reale del termine – che gioca con incantesimi e energie e ti fa sentire speciale e coccolata.
E’ un hôtel particolare, dove si mangia sano, i prodotti che la terra circostante offre. Si è immersi nel verde, accanto a una sorgente che i locali dicono essere miracolosa. E poi c’è o yoga, il cibo più buono che recentemente io abbia mangiato, i sorrisi del personale che ti segue con amore, e camere piene di positività. Noi eravamo nell’art suite e non me ne sarei più andata. Tra pennelli e tele e colori e un panorama che sapeva di poesia e incanto.
La Barbagia è un luogo da scoprire e in autunno – oltre che costano meno i voli – è la stagione perfetta per regalarsi un weekend qui. per informazioni sull’Hotel: http://www.sugologone.it . Nella galleria trovate il reportage, fatto dal mio amore gitano, Alessandro.
Chiedete- se andate- della signora Giovanna. Fate yoga e fatevi consigliare da lei il menù da gustare. E non perdetevi il loro vino, il Nepente. Si dice – la leggenda narra – che una volta che si beve questo vino rosso, ogni dispiacere viene abbandonato.
{ io ero in fase pre mestruale e vi assicuro che quando sono così piango per tutto. Questa volta invece no. Una magia. ogni lacrima rimandata al mittente.}
Credits
Photos: by Alessandro Madami
Abito: preso allo stupendo mercatino di San Pantaleo –> in un negozio adorabile che si chiama Yashu & Prem