Dall’Inghilterra all’Irlanda, dal Galles alla Scozia, la Pasqua viene onorata con una miriade di riti, di usanze, di eventi folkloristici particolari e interessanti.
Secondo molti teologi la celebrazione della Pasqua in Gran Bretagna affonderebbe le sue radici molto prima dell’avvento del Cristianesimo e fanno derivare la parola “Easter”, termine inglese che indica la Pasqua, da Eostre, il nome della dea anglosassone dell’alba e della primavera. La Pasqua, in effetti, cade proprio in primavera: stagione di rinascita, di rinnovamento e quindi di fertilità e prosperità per antonomasia.
Nel Regno Unito una delle cerimonie più sentite è quella del Giovedì Santo, giorno dedicato all’attività caritativa, e si svolge secondo un rituale tradizionale: si celebra la cosiddetta Ceremony of the Royal Maundy (Cerimonia del Santo Reale) nell’abbazia di Westminster, che risale all’epoca di Edoardo I e a cui partecipa anche la Regina. Durante questa manifestazione vengono distribuiti ogni anno i “Maundy Money” (soldi santi,
Il Venerdì Santo vive ancora l’usanza dei dolci, di antichissima tradizione, che un tempo si usava mangiare come protezione contro il fuoco.
Nel pub di Londra chiamato “Il Figlio della Vedova” si conservano quasi duecento esemplari di questi dolci, secondo quanto descritto da una leggenda: una vedova che attendeva il figlio marinaio disperso in mare non volle mai disperare e continuò ogni anno a cuocergli gli “Hot-Cross Buns”.
Questi dolcetti sono delle brioches fatte con la cannella e uvetta il cui nome deriva dal fatto che sopra a ciascuna di queste focaccine è disegnata con la glassa una croce che ricorda la Passione e la Morte di Cristo sulla croce.
Esiste anche una filastrocca che si intitola proprio Hot Cross Buns che i piccoli anglosassoni imparano a memoria nel periodo pasquale e durante la primavera che recita più o meno così:
Hot cross buns!
Hot cross buns!
One a penny,
Two a penny,
Hot cross buns!
If you have no daughters,
Give them to your sons;
One a penny,
Two a penny,
Hot cross buns!
Che dire, insomma… un po’ come in tutto il mondo per ogni festa e per ogni Paese ci sono le tradizioni che rendono ancora più speciale ogni evento.
Buona Pasqua a tutti!
Mariachiara