Nel suggestiva cornice di Predigerplatz è stato inaugurato l'altro ieri il Musée Visionnaire. Un altro museo? In una città che ne conta già oltre 50, cosa potrà mai avere di così visionario questo nuovo spazio espositivo? “È la prima istituzione di Zurigo per l'arte contemporanea al di fuori delle norme” affermano Rea Furrer e Rémi Jaccard, artefici di questa prestigiosa vetrina per l'Outsider Art, in una recente intervista rilasciata alla stampa locale. “L’Art Brut non conosce limiti né convenzioni, continuano. È travolgente, talvolta soffocante, fragile ed effimera. Il pubblico non sarà spettatore passivo, ma parte integrante della vita del museo. Grazie a un’ampia varietà di mostre e collezioni, ma soprattutto grazie alla sperimentazione di nuove forme espositive e agli innumerevoli spunti tematici suggeriti dalle opere esposte, il museo visionario darà nuova linfa alla vita culturale cittadina”. Il nome di “Musée Visionnaire” allude al concetto inglese di “Visionary Art”, espressione del carattere innovativo ma anche ossessivo dell’arte, e racchiude in sé il desiderio di coinvolgere attivamente i visitatori nella vita del museo, dando loro la possibilità di ammirare opere di straordinaria bellezza e rarità. La vivacità e la dinamicità dell’Outsider Art, che si rispecchiano nella struttura temporanea del museo, saranno rappresentate in tutte le loro sfaccettature e nelle forme espositive più disparate. Come l'artoteca, forse la più insolita fra queste: una guisa di biblioteca dell’arte dove i soci potranno prendere in prestito delle opere ed esporle nei propri locali. Da qui la “sconfinatezza” del Musée Visionnaire: l’arte non si esaurisce tra le pareti di una stanza, ma invade le città, le abitazioni, gli uffici e i locali commerciali. Un'idea originale per far colpo sui prossimi invitati alle vostre cene dal gusto... artistico!
47-2013