Buone feste a tutti

Creato il 25 dicembre 2010 da Andreacusati
Buone feste a tutti.
Proprio a tutti.
Vorrei estendere davvero a tutte le categorie, le razze, i settori e le genti del mondo i miei migliori auguri di un futuro sereno tutti assieme sul pianeta più meraviglioso di quanto dimostriamo di meritare, dato il nostro impegno nel renderlo il posto peggiore dell' universo.
Non riuscendo a trovare le parole per rinnovare i miei migliori auguri proprio a tutte le persone del mondo citerò un post di un altro blog davvero molto bello a mio avviso. Parla di una categoria di cui spesso scrivo anche io: le donne.
Il blog in questione è Diario Di Una Femminista e qui di seguito pubblico il post:
" In un periodo di speranza e buone intenzioni, dove la gente si scambia sorrisi ancora imbarazzati e gli occhi sono persi tra le luci di questa fredda Milano, la pioggia non bagna questi cuori caldi di sentimento. Anche per chi non sente più il Natale, vi accorgete di quella strana magia nell'aria? Oggi si lavora, ma contenti. Contenti dell'attesa, perchè sappiamo cosa ci aspetterà stasera: il calore del prossimo, che sia simpatico o antipatico, che abbia o no i doni da portare, che sia parente o amico. Quel prossimo che tanto si critica o poco si sopporta, diventa l'attesa più felice dell'anno.
Quest'anno il mio pensiero va a tutte le donne che non sanno cos'è questa festa, a quelle donne che sperano che il marito sia più buono con loro, a quelle che piangeranno davanti a un albero che non c'è coi loro bambini senza regali, a quelle donne che sono sottoterra per femminicidio, per quelle che non hanno avuto neanche qualcuno che le sotterrasse per rispetto. A quelle donne che vengono ritenute degli animali, senza diritti, incapaci di agire, alle mutilate per consuetudine, impiccate, lapidate o frustate per adulterio o "cattiva condotta". A quelle che hanno avuto un'infanzia di inferno, alle prostitute che lavoreranno anche oggi e domani. Alle prigioniere, alle migliaia di donne uccise a Ciudad Juarez, alle bambine spose, alle vedove condannate ad essere seppellite vive a fianco del marito o bruciate sulla tomba. Alle cinesi che erano costrette a rovinarsi i piedi, alle gheishe, alle afghane, alle rumene e non portate in Italia con l'inganno, a noi Italiane che subiamo quotidianamente umiliazioni sessiste e discriminatorie, a tutte quelle che subiscono violenze di ogni genere.
Siamo donne, abbiamo una storia in comune. Una storia parallela a quella scritta sui libri di storia, che non viene scritta, ma è parte di noi. Siamo sorelle, sì. Io vi ritengo tutte mie sorelle, vi voglio bene, questo mio pensiero non lo faccio solo a Natale, ma ogni giorno, da quando mi alzo la mattina fino a sera.
Un bacio e un abbraccio a tutte quante. "