L'impianto è perfetto,la stesura gradevole al lettore che ci rimane come dentro un buon feuilleton,la gravita' tematica è quella di un importante romanzo storico.
Accetto la definizione di capolavolo di Pietro Citati.
Ma non è questo che mi è piaciuto.
Piuttosto un senso dolce di cose domestiche,l'affetto che vi circola nella descrizione dei rapporti,insieme ad un elegante ironia.
Come se l'Eterno,nella Storia,passasse da una buoma tazza di caffelatte.
All'ultima riga dispiace che,dopo,non si possa contiunare a leggerlo