Lo scanner, pensato apposta per loro, ha la forma di una gorgiera elisabettiana che circonda la testa del malcapitato tra gli occhi e le orecchie, che però gli permette di vedere attraverso un buco posto nel mezzo.
Non solo l’attrezzo non è il massimo della comodità, ma ha un peso eccessivo per la loro stazza, 250 grammi, tanto dal creare problemi di movimento. Uno degli inventori dello strumento ammette anche che gli animali inizialmente trovano stressante indossare lo scan, ma che poi “ci si abituano e lo portano felicemente [sic] per 3 o 4 ore senza segni di fastidio”.
A parte la tortura inferta e il sostenere che i topi siano felici di portare questi collari, il bello è che, sempre secondo questo Scienziato, i comportamenti che debbono essere studiati, cioè le interazioni sessuali, vengono inibiti dall’uso dello scan da passeggio. Furbi eh! Il prossimo passo, auspicano, sarà la realizzazione di uno scan a forma di elmetto da utilizzare su uomini e scimpanzè. Mi auguro che vorranno sperimentarli su se stessi così avranno modo di vedere quel che gli passa per il cervello quando si fanno venire certe idee!