Buone Pratiche di Community Management

Creato il 27 luglio 2015 da Pedroelrey

In que­sti giorni si è par­lato molto del Finan­cial Times ven­duto, come noto, ai Giap­po­nesi di Nik­kei per 1.2 miliardi di euro.

Nella home page dell’edizione euro­pea del gior­nale, alla quale si viene rein­di­riz­zati auto­ma­ti­ca­mente digi­tando l’url, si trova la sezione “best com­ments from our rea­ders”. Sezione aggior­nata quo­ti­dia­na­mente che riprende ed evi­den­zia gli ultimi due com­menti giu­di­cati i migliori dalla redazione.

In Ita­lia potremmo fare l’esempio del Fatto Quo­ti­diano, unico tra le nuove testate [non pure player] nate in que­sti ultimi anni capace di navi­gare con rela­tiva tran­quil­lità nelle agi­tate acque edi­to­riali nostrane, che ha il suo punto di forza in una comu­nità deci­sa­mente coin­volta, e che molto com­menta i sin­goli arti­coli, ma che sin ora non ha valo­riz­zato espli­ci­ta­mente que­sto aspetto, evi­den­zian­dolo, come invece avviene per il Finan­cial Times.

Pra­tica che invece ho intro­dotto 18 mesi fa a La Stampa quando ho col­la­bo­rato con la testata diretta da Mario Cala­bresi come [tem­po­rary] Social Media Edi­tor e che viene ancora effet­tuata a testi­mo­nianza del suo valore.

Evi­den­ziare il com­mento del giorno assolve a tre obiet­tivi di fondo:

  • Valo­riz­zare i com­menti e la com­mu­nity nel suo insieme
  • Valo­riz­zare l’ego delle persone
  • Valo­riz­zare il dibat­tito, “la conversazione”

Si tratta inol­tre di un modo per ripren­dere e rilan­ciare un arti­colo, un tema, che è stato par­ti­co­lar­mente coin­vol­gente per i let­tori, per le persone.

Che i com­menti, e la loro gestione, siano un ele­mento di asso­luto inte­resse nella costru­zione di una com­mu­nity è un aspetto di cui ha par­lato recen­te­mente anche Emily Bell. I com­menti infatti sono il mas­simo livello di enga­ge­ment pos­si­bile se, valu­tando tale metrica ampia­mente usata [ed abu­sata] nei social, li rela­zio­niamo al livello d’investimento in ter­mini di time spen­ding e dun­que, appunto, di coin­vol­gi­mento, di engagement.

Farlo sia sul sito web che sulla pagina Face­book, cosa che mi pare non venga effet­tuata da nes­sun gior­nale, aiuta a tro­vare un trait d’union che faci­lita il col­le­ga­mento, final­mente, dando senso logico, ed eco­no­mico, tra IL social net­work e “casa propria”.


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