buongiorno a Marzo, con una poesia di Arturo Onofri.

Creato il 01 marzo 2016 da Atlantidelibri
buongiorno a Marzo. Marzo, fanciullo dal lungo sbadiglio, i tuoi capricci incantevoli come risa dopo le lacrime sono trastulli di nuvole e sole. Col tuo fresco fiato che sa di viole appanni il verde novizio dei colli, l’impiumo leggero degli alberi, per poi rischiararli improvviso. ARTURO ONOFRI,  “Marzo”, Arioso, 1921

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