Buoni propositi: già archiviati o ancora nella vostra mente?

Creato il 20 febbraio 2015 da Assugoodnews @assunta73

Buoni propositi: già archiviati o ancora nella vostra mente?
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Come va con i vostri buoni propositi? Avete già archiviato il caso oppure siete ancora armati delle più buone intenzioni? Se con l’arrivo di febbraio avete già dimenticato i buoni propositi di inizio anno allora questo post fa per voi. Katya Giannini, mental & subconscious coach che avete già letto da queste parti, ci ha donato alcune riflessioni molto interessanti su questo argomento. Chissà che non venga voglia di riprendere quella lista abbandonata.

Il nuovo anno porta spesso ad esprimere i classici buoni propositi, che poi difficilmente (salvo eccezioni) manteniamo, e che a inizio febbraio abbiamo già archiviato in un cassetto lontano della nostra mente. Ma non li abbiamo dimenticati, perché poi a volte li rispolveriamo, e con un leggero senso di colpa appuriamo che ancora non abbiamo fatto nulla di concreto, ma che addirittura nel cassetto abbiamo trovato anche parte dei buoni propositi degli anni passati (e ne nasce una frustrazione).

Ma bastano davvero solo due settimane per far si che tutta la nostra buona volontà sfumi nel nulla lasciandoci un retrogusto di fallimento? E’ solo pigrizia? Iniziamo con il rassicurarci che spesso non è solo pigrizia. Possiamo avere una volontà ferrea, ma se una parte di noi (quella profonda e inconscia) è convinta che “tanto non posso farcela, che tanto sono sfortunato e mai nulla cambierà, che tanto il bello capita sempre agli altri, ecc ecc” ogni possibilità di cambiamento inizia con uno svantaggio decisamente importante. Questi sabotaggi sono diventati molto spontanei e profondi nell’arco della nostra vita, sono parte di noi e creano la nostra realtà in qualsiasi campo, dal sentimentale al professionale e al personale.

Mi riallaccio alla frase classica “sono fatto così”, che suona sempre impregnata di una buona dose di pigrizia e paura per chi la dice, e fastidio per chi l’ascolta. Abbiamo sempre la possibilità di stare meglio, di capire cosa ci ferma e ci blocca, dove nasce il nostro sabotaggio. Dare un nome ad una dinamica sabotante e non accontentarsi di un “sono sempre sfortunato”, significa contestualizzarla, e quindi avere dei mezzi diversi per iniziare a sciogliere i nodi.

Durante il mio lavoro accompagno e insegno alla persona a riconoscere queste dinamiche, a guardarle e ad avere i mezzi per uscire da questo circolo vizioso dell’abitudine e del sabotaggio. La nostra parte profonda è come un software che è stato creato con modalità, dinamiche e convinzioni nel tempo e che in questo momento non ci appartengono più, ma il nostro inconscio continua ad utilizzarlo fino a quando non decideremo di installare un update valido e solido.

Nel nostro quotidiano mastichiamo molto le parole come “amore per sé e autostima”. E quello che mi permette nel mio lavoro di iniziare a rendere consapevole la persona dei propri sabotaggi e limiti, è il chiederle “ma cosa vuol dire amarsi? Cos`è l’autostima?”. E la risposta non è sempre così scontata…

Queste due azioni sono come due contenitori, e non è sufficiente che siano splendenti all’esterno ma devono avere un contenuto di almeno una dozzina di altre componenti, allora il costruire diventa stabilità. Possiamo immaginare due scatole stupende, cesellate e ornate nel migliore dei modi, chiuse con un coperchio, ma vuote all’interno.

Cosa succede se con il tempo inizio a caricarle ?

Questi carichi rappresentano vita, giorno dopo giorno. Avvenimenti piccoli o grandi, situazioni, quotidianità, eventi. Con il tempo, queste scatole si schiacceranno, sfalderanno e apriranno, crollando. Facendo barcollare tutto ciò che ho costruito sopra, e a questo punto non importa quanto belle fossero all’esterno. Se invece queste scatole sono state riempite con quei componenti basali necessari alla costruzione, tutto diventerà solito e stabile in grado di reggere qualsiasi cosa.

Per scrivere o contattare Katya Giannini consulta il suo sito web.

Su Amazon potete acquistare il suo libro “Tra cielo e terra io nel mezzo”.

Prima di tornare ai vostri #buonipropositi prendetevi del tempo per leggere i #mantrabonsai che Katya ci dona ogni 21 giorni.

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