“Ah se tornassi indietro farei…”. “Nella mia prossima vita non farò più…” . “Se rinascessi non farei…”. Chi ha ripetuto queste affermazioni nelle ultime settimane? E chi lo ha fatto nel corso della sua vita? Io si. Alzo la mano per prima. Quest’estate, rilassata al sole del Cilento, ho riflettuto sul passato e su quello che è stato per me. Non è andata male, sapete? Per la prima volta mi sono ritrovata a sorridere anche di cose spiacevoli, a ironizzare su come ero o su cosa ho fatto. Qualche volta ho sentito fitte al cuore di dolore o fastidio. E’ stato un viaggio interessante che mi ha portato a rivedere il mio atteggiamento.
E’ un continuo cambiare. La vita, intendo, è un continuo adattarsi, modificarsi e crescere. All’inizio del mio percorso questo aspetto lo trovavo faticoso. Oggi lo trovo stimolante. Mi metto in gioco ogni volta. Conosco i miei limiti e superarli mi fa stare bene. Conosco la fatica di lasciare andare il passato ma ci provo e ora ci riesco con più facilità. E’ proprio vero: questione di allenamento.
Ecco a voi il mio buon proposito per il nuovo anno (che per me comincia a settembre): allenamento costante per modificare i miei pensieri.
Nel passato che ho ripercorso in spiaggia quest’estate mi sono rivista più volte con il viso scuro e la mente affollata di pensieri davvero negativi. A dirmi che in un’altra vita avrei fatto diversamente. Sapete una cosa? Ho deciso che quella che sto vivendo oggi è la mia prossima vita. E ovviamente ora la rendo felice. Dal passato ho imparato e le lezioni le ho ben chiare in mente. Ma quel passato che non posso cambiare – qualunque cosa sia accaduta – non può rovinarmi le cose anche adesso. E no, non ci sto. Quindi ora si cambia registro: andrà tutto bene!
Durante #imiei21giorni ho imparato l’esercizio dei pensieri contrapposti (lo racconto in questo video) e non riesco più a farne a meno. Partendo dal presupposto che tutti i nostri pensieri creano, ho deciso che lascio la strada libera solo a quelli belli, positivi e creativi. Come? Ogni volta che un pensiero negativo, o limitante, fa capolino nella mia mente lo sostituisco con il suo contrario. In questo modo evito di entrare in uno schema negativo ripetitivo e impedisco a quel pensiero malsano di farsi spazio nella mia mente oltre il dovuto. E’ un esercizio interessante. Anche in questo caso è tutta una questione di allenamento. Poi diventa automatico.
Solo il 10-20% dei nostri pensieri è conscio, il restante 80-90% è frutto dell’inconscio e di quello che in tutti questi anni ci siamo detti, ci hanno insegnato o imposto, abbiamo imparato dall’esperienza e dal nostro atteggiamento. Capite bene che si fa una gran fatica a cambiare l’inconscio. Bisogna innescare un’abitudine ed eliminare quelle credenze limitanti che il sabotatore che è dentro di noi ci impone ogni volta.
Costa fatica? Si un po’. Ma il risultato è fantastico. L’obiettivo? Ridurre il potere dei pensieri negativi presenti in quell’80-90%.
Una bella sfida ma io sono pronta. E voi?