Buoni propositi // Un pensiero in meno ogni giorno toglie lo psicologo di torno

Creato il 13 agosto 2011 da Suami7 @suami7

Probabilmente il titolo di questo post sarà più lungo di ciò che scriverò, per quanto sono fuori allenamento nei pensieri a ruota libera, ma è da molto che non lo faccio e oggi proprio mi va. Sarà l'aria di vacanza che da due settimane respiro a pieni polmoni, o solo un lampo fugace d'ispirazione, tanto vale approfittarne e vedere che succede. Nel frattempo la to do list di agosto procede alla grande (eccezion fatta per "riprendere a guidare", ma tanto ero un caso perso già in partenza, lo studio invece potrebbe/dovrebbe assolutamente andare meglio). 
C'è una cosa però che ogni giorno evito più di un'infezione contagiosa, che mi fa rabbrividire e mi terrorizza più dei miei peggiori incubi: mettere ordine nel mio cervello, debellare il caos di parole e annotazioni sui mille post it sul mio tavolo, disinfestare la mia testa dalle orde di assurde farneticazioni che si annidano secondo per secondo tra i miei pensieri e ultimo ma non meno importante, mettere ordine nel mio pc, che da anni chiede invano pietà e mi supplica senza sortire i risultati sperati. 

Giuro che ci ho provato. Ho provato a riordinare gli appunti, a riunirli in  un foglio bianco, a dar sfogo al mio lato nerd e creare un file con ogni possibile appunto. Ho anche formattato il pc, spostato tutto in un'unica cartella sotto consiglio (o meglio minaccia) del mio amico tecnico che è ormai stanco di elencarmi gli svantaggi di avere un desktop troppo (assolutamente) carico (totalmente in anarchia). La verità  è che tutta quella massa informe e incasinata di pensieri rispecchia la guerra nucleare nel mio cervello, le idee che quotidianamente si sfidano a duello. Spuntano fuori a centinaia, mettendo in discussione la mia stabilità mentale, contro la mia volontà: cose da ricordare, cose da fare, cose da immaginare,  cose da sognare, cose da ricordarmi di ricordare, cose che sarebbe il caso di fare.
Inutile dire che il tutto resta quasi sempre lì in stand-by. E così i miei pensieri inevitabilmente scadono, si danneggiano, si annoiano e svaniscono. Spariscono, o non sono più di moda e così muoiono. O vengono dimenticati in qualche cassetto del mio cervello. Persino la notte sogno di dovermi ricordare qualcosa, persino ieri notte, dopo una bella serata in un locale sul mare, dopo un panino (sì, un panino) addentato in compagnia, su un muretto, durante il ritorno a casa, ho guardato la luna e ho chiuso gli occhi e ho sognato di dovermi ricordare qualcosa. Dopo poco ero sveglia e le idee erano già sparite.

Forse il segreto sta nell'allenare il cervello facendo poco ma tutti i giorni. Una impegno/idea in meno al giorno evitando di appuntarne altre dieci allo stesso tempo. Quanti progetti del resto si riescono a portare a termine nell'arco di ventiquattro ore? Qualcuno con successo, molti approssimativamente, per il resto è sempre un cantiere aperto...e io per fortuna sono un operaio felicemente non disoccupato!

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