Buoni si, fessi no

Creato il 19 febbraio 2013 da Rory

Malriuscito tentativo di farvi vedere i miei capelli fatti con questo metodo. Non sembra ma non sono osceni.

Miei cari,

oggi affronteremo l’annosa questione delle brave persone regolarmente prese per fesse.

Mi sono resa conto da tempo di quanto sia labile il confine tra persona buona e persona cretina, soprattutto visto l’elevato numero di persone che se ne approfitta in ogni modo possibile e immaginabile.

Partendo dal furbone che crede di far campanga elettorale sul vostro profilo facebook, non vi degna mai neppure di un “mi piace” e poi vi copia papielli demenziali in bacheca a favore di uno random del Movimento Cinque Stelle, passando dalla vicina di casa che vi appioppa la figlia scassacazzo di 5 anni perché deve andare a fare un attimo “la spesa”, salvo poi tornare dopo tre ore.

L’ultima che mi è capitata in questo periodo, poi, ve la devo proprio raccontare. Purtroppo c’è la credenza popolare che chi fa il giornalista debba scrivere articoli su qualsiasi cosa un amico gli proponga, dal nuovo modello di sedie Ikea all’amico fruttivendolo che si è aperto una nuova bancarella abusiva a via Pessina. Ebbene, un amico mi propone d’intervistare un suo conoscente musicista. Prima di dire sì, decido d’ascoltarlo. Il tipo mi piace, dunque acconsento. L’amico mi dice di conattarlo via FB e mi linka il suo profilo. Chiaramente non l’aggiungo, limitandomi a scrivergli un messaggio privato, spiegando chi sono e allegando le domande dell’intervista.

Passa qualche giorno, il sedicente musico mi fa la richiesta d’amicizia ma non risponde alle mie domande. L’amico caro mi pressa chiedendomi come mai non è ancora uscito il pezzo e io gentilmente gli spiego l’accaduto, alché questo si fa girare le domande, promettendo di inviargliele lui. Passa una settimana e non ho ancora alcuna risposta. Faccio per vottare a scordare ma l’amico si ripresenta con le risposte all’intervista. Gli domando come mai il sedicente musico non ha risposto direttamente a me ma lui non sa rispondermi. Vedo inoltre che mi ha anche cancellata dalle sue amicizie facebookiane e comprendo d’essergli risultata inspiegabilmente e ampiamente antipatica.

Qual è la morale di tutto questo? E’ giusto essere gentili, fare qualcosa per gli altri, soprattutto quando essa non è un grosso onere per noi ma la maleducazione e la cialtroneria di chi approfitta della nostra bontà per trattarci da idioti non è giusta per nulla. Ed io ho reagito pubblicando l’intervista ma narrando anche quanto fosse stato cafone questo sedicente musico. Insomma, buona sì, fessa no.

E voi? Vi capita mai di comportarvi bene ed esser presi per scemi?



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