Si diceva pochi giorni fa, dei 41 milioni spariti - si fa per dire - dal fondo per l'università del "decreto scuola" in corso di approvazione al Senato.
Spariti si fa per dire, perché in realtà quei soldi ci sono, ma per una questione tecnica - un cavillo, come si dice - non sarebbero più disponibili: andati persi, nel pozzo della burocrazia. Già, perché quei soldi destinati agli atenei migliori erano destinati dal Tesoro agli investimenti e non "potevano" entrare nel monte del fondi universitari - anche se erano destinati alle università.
Follia.
Il merito sconfitto, affogato, nelle sabbie mobili della burocrazia. Di questo e delle necessità di riformare l'apparato burocratico, si parla nel mio pezzo per qdR magazine di questa settimana.
- "Bureaucracy, bureaucracy, bureaucracy"
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