Burocrazia, clientele, partitocrazia e sistema elettorale

Creato il 21 gennaio 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1
Che si tratti di far valere un proprio diritto, di richiedere un servizio o una licenza, chiunque di noi, almeno una volta nella vita, si è scontrato con la burocrazia (letteralmente potere negli uffici),  un muro di gomma fatto di lentezza, inefficienza, arbitrio. Elemento fondamentale di questo modo d'intendere è la non-decisione.
Non decidere consente di acquisire potere. Decidere, al contrario, significa perdere potere. E' così che le pratiche, dalle quali magari dipendono questioni fondamentali per la vita del cittadino o di una comunità,  giacciono accumulate per anni.
Il tutto è disperatamente un calvario dove le norme si contraddicono tra loro, gli uffici "rimbalzano la palla", le ragioni e i torti sbiadiscono nelle formalità, le leggi e i decreti  attuativi si accumulano su altre leggi e altri decreti.
Se non bastasse ogni impiegato o dirigente pubblico conosce solo un elemento della catena di cui fa parte e si limita ad apporre il suo timbro, la sua marca da bollo e a verificare il suo pezzettino di procedura.
La conseguenza, oltre le discriminazioni e i favoritismi, è che nessuno è colpevole di nulla e il sistema  nel suo complesso viene deresponsabilizzato con il cittadino sballottato da una parte all'altra, con un pezzo di carta in mano, a cercare un altro modulo o un altro certificato.
In conclusione, la struttura burocratica prevale sempre e comunque sulla funzione che dovrebbe espletare.
Di conseguenza si hanno: conflitti di competenze; iter tortuosi e interminabili; indifferenza nei confronti del cittadino-utente; deresponsabilizzazione; pressioni in grado di influenzare il livello politico con i partiti che, perso per strada ogni connotato ideale, si sono trasformati in aggregazioni di convenienza e di affari. Insomma, burocrazia e partitocrazia hanno creato un sistema disinteressato  al bene comune ma interessatissimo a creare  clientele elettorali che, in tempo d'elezioni, producono preferenze attraverso un sistema che sembra fatto apposta per attivare raccomandazioni e prevaricazioni, con tutto quello che ne consegue.
Anche per questo continuo nel rimanere contrario ad un sistema elettorale che prevede "le preferenze",  con il rischio che a scegliere i nostri rappresentati nelle assemblee elettive non siano i cittadini ma le lobby o le mafie.
(cp)
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