Moltissime armi, leggere e pesanti, sono state rinvenute a Bujumbura, interrate, nel quartiere di Ngagara,nella giornata di ieri, martedì.
Questo è accaduto esattamente quindici giorni dopo gli attacchi sferrati dai ribelli contro alcuni accampamenti militari in Bujumbura e dopo la feroce repressione, che ne è seguita, da parte delle forze di polizia.
Repressione che ha significato, oltre alla sparizione nel nulla di uomini ,donne, anziani e bambini, uccisione indiscriminata di parecchi civili, sepolti poi frettolosamente in fosse comuni, possibilmente lontano da eventuali testimoni.
Le armi ritrovate, di cui sopra, erano sotterrate in un locale del quartiere di Regideso, dove è situata la compagnia di distribuzione dell’acqua e dell’elettricità. Altre ancora in zone boschive sempre nei pressi.
La situazione politica nel Paese è estremamente complessa e non siamo lontani dal vero se diciamo che è in atto ,ormai da parecchi mesi a questa parte, un'autentica guerra civile.
E, sicuramente, dietro tutto questo c'è chi ha interesse a che le cose vadano in questa maniera.
E Pierre Nkurunziza, il presidente uscente ma rieletto incostituzionalmente per la terza volta alla presidenza del Burundi, dal canto suo non intende affatto recedere da quelli che sono stati e sono, fino dalla prima ora, i suoi programmi e, sordo a ogni richiamo, sfida apertamente persino i diktat dell'Unione Africana.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)