
“Un’inchiesta immediata e rigorosa” è stata chiesta dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon sulla morte di undici persone avvenuta il 13 ottobre in Burundi. Tra le vittime (due poliziotti e nove civili uccisi con colpi d’arma da fuoco apparentemente sparati da breve distanza), anche Evariste Mbonihankuye, componente dello staff dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
Ban ha inoltre espresso la sua condanna per le uccisioni, episodi frequenti nel paese dall’inizio delle proteste contro il terzo mandato del presidente Pierre Nkurunziza e la repressione delle dimostrazioni da parte della polizia.
Secondo le stesse Nazioni Unite, i morti sono stati oltre 130 e centinaia gli arresti arbitrari.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
