Burying The Ex - La Recensione

Creato il 04 settembre 2014 da Giordano Caputo
C'è un film di Tim Burton nel tuo salotto! Esclama Travis quando rivede in vita l'ex ragazza del suo fratellastro Max, sepolta appena qualche giorno prima.
E non ha tutti i torti, visto che "Burying The Ex" somiglia praticamente alla versione live action, ambientata in terra, de "La Sposa Cadavere".
Ma Joe Dante non casca dalle nuvole, lo sa, per questo non ha problemi ad ammetterlo pubblicamente citandolo in una battuta, alla stessa maniera di come cita anche il cinema horror migliore onnipresente nella sua pellicola (che sia in televisione o attaccato ai muri). In fondo dalla sceneggiatura di Alan Trezza nulla si poteva raccogliere se non l'enorme opportunità di realizzare una commedia capace di far ridere e di giocare con gli stereotipi horror più utilizzati. E così, la storia di Max che non riesce a voltare pagina per via di una fidanzata morta che ritorna dalla tomba a causa della maledizione di un pupazzo di Satana, e con cui peraltro aveva intenzione di interrompere il rapporto per incompatibilità, diventa per il regista l'occasione per sfogare nuovamente il suo integrale estro comico, solleticando risate e colpi di genio da maestri.
Senza troppi sforzi allora, ma solamente in preda a una forma smagliante, Dante spreme al massimo la sceneggiatura della sua pellicola ricavandone un gioiellino con cui divertire e divertirsi. Apparecchia un triangolo gustoso con Anton Yelchin-nerd disperato che deve tenere a bada l'ex Ashley Greene, non più vegana ma zombie, dalla nuova ragazza sessualmente vorace Alexandra Daddario, che a a pelle pare essere la sua anima gemella. Lo svolgimento è uno di quelli piuttosto canonici e prevedibili, eppure non mina minimamente il piacere che arriva al palato, pari a uno di quelli che vorresti non finissero mai. Come fu per Edgar Wright con "L'Alba Dei Morti Dementi, così si muove Dante, imprimendo attraverso la sua esperienza e la sua vena irresistibile una virtù fiammante a quel processo di destrutturazione e ricomposizione dei generi che, per magia, fa cambiar volto a un film come "Burying The Ex" alterandolo non solo a ben voluto, ma anche a necessario.
E non è tanto per lo spessore della commedia, che sicuramente troverà prodotti simili di caratura maggiore cui fare i conti, ma per il merito che ha di farci rivedere un Joe Dante all'azione che dimostra di saperci ancora fare, non avendo perduto né l'umorismo e né tantomeno la voglia. Che questo pertanto sia per lui un esercizio di riscaldamento, uno di quelli che gli possano permettere di (ri)mettersi in mostra e far vedere quanto ancora utile può essere in campo.
Trailer:NON DISPONIBILE

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