Buste del latte per aprire gli occhi agli anziani

Creato il 30 novembre 2011 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
Folletto
Per difendere gli anziani da truffe e raggiri ci hanno pensato le chiese dispensando consigli a messa, gli uffici comunali con i cartelli, le campagne informative, le guide, le carte dei diritti, gli opuscoli e adesso, le confezioni del latte. 
Si, avete letto bene proprio le buste del latte. A pensarci è stato il questore di Trieste, Giuseppe Padulano, che, sfruttando un'idea già sviluppata negli Stati Uniti per le persone scomparse, ha pensato di scrivere consigli e indicazioni per gli anziani sulle confezioni di latte intero da un litro, quello più diffuso in Friuli Venezia Giulia e che raggiunge forse il maggior numero di persone. 
 «Abbiamo scelto il prodotto più venduto per iniziare la campagna - dice Josef Pelloni, ad di Latterie Carsiche - la confezione da un litro di latte intero, in seguito vedremo se estenderla ad altri prodotti. Abbiamo subito accolto l'invito del questore, ognuno di noi deve dare il proprio contributo per aiutare i più deboli». 
In collaborazione con le Latterie Carsiche, saranno stampate 300 mila confezioni con fumetti e frasi destinati ai consumatori anziani su come evitare le truffe più comuni. Ovviamente in grassetto appare anche il logo del “113”, per il pronto intervento. 
 «Il latte entra quotidianamente nelle case delle famiglie - spiega il questore Padulano - anche di quelle con maggiori difficoltà e può essere molto utile per mettere a conoscenza gli anziani del rischio di essere truffati, dando consigli utili». 
 In una regione tranquilla dal punto di vista dell'ordine pubblico come il Friuli Venezia Giulia, sono, al contrario, numerosi i reati di piccola criminalità e, tra questi, le truffe ai danni dei tanti anziani, la cui maggior parte vive da sola e quindi è particolarmente vulnerabile. A fronte di una marea crescente di finte ispettrici proprio per la prevenzione dei furti, di falsi addetti dell'Istat per il censimento, di altrettanto finti elettricisti, idraulici, antennisti, assicuratori e perfino falsi parenti, un nipote venuto dall'America figlio di un cugino emigrato un secolo fa, giovani nomade che non chiedono altro che un bicchier d'acqua, i suggerimenti non possono che essere sempre gli stessi: non aprire la porta agli sconosciuti; non mostrare denaro e preziosi agli estranei; chiamare subito forze dell'ordine e parenti (veri); annotare ogni dettaglio utile che permetta poi di rintracciare i truffatori. 
 «Nonostante la particolare attenzione e repressione attuata, il fenomeno delle truffe e dei raggiri perpetrati per lo più nei confronti di persone sole o anziane continua a manifestarsi e odiosamente colpisce proprio queste fasce più sensibili della popolazione - ha affermato il Questore - Il ripetersi di questi vili episodi impone alla Polizia di Stato di non abbassare la guardia e consiglia di continuare anche sul versante di una importante attività di prevenzione che passa anche attraverso un’efficace informazione. »
 Nella sola Trieste gli episodi di recente si sono moltiplicati, specie nei mesi estivi, quando gli anziani rimangono soli in città. Tra giugno e luglio scorsi, ad esempio, si sono verificati una quarantina di casi di truffa. 
«Il bene della sicurezza appartiene a tutti e deve essere tutelato da tutti,- ha concluso Giuseppe Padulano -bisogna fare sistema ed è significativo che un’importante azienda della nostra regione abbia recepito con estrema sensibilità questo messaggio» 

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :