seconda puntata: Giorgia, non Georgia né Georgina!
Il mio nome, pensavo fosse relativamente facile da capire qui a Londra, specialmente se si pensa che esiste la sua controparte inglese, con una E al posto della I (Georgia), ma invece li rende pazzi comunque, proprio non vedono la somiglianza fra i due e già si perdono a pensare come si pronuncia. Ho imparato a portare con me sempre un biglietto da visita, così che l’interessato possa copiare paro-paro il nome, anche se la mia collega a lavoro non è stata capace neanche di far quello e continuava ad inviare le email a “georgia”. Se sono al telefono e devo prenotare un taxi o un tavolo, operazioni nelle quali il mio vero nome non è necessario, mi ribattezzo Georgina, così finalmente mi capiscono alla prima. E pensare che i miei ci hanno pensato tanto a come chiamarmi, mia mamma aveva escluso tutti i nomi che potessero essere accorciati o storpiati ed aveva selezionato una rosa di nomi tra cui mio padre ha scelto il nome del nonno. Bisnonno non prendertela, sono inglesi!