Dopo qualche suggerimento su come partire e come fermarsi è andata. Ha iniziato a pedalare un po’ tremolante ma senza fermarsi. Io l’ho guardata con stupore quasi senza credere ai miei occhi. Con lo stesso stupire di quando vidi la scena del film E.T. quando il protagonista che sta scappando in bicicletta si stacca dal terreno e inizia a volare.
Poi ci siamo spostati nella strada senza sfondo davanti a casa per avere spazio in lungo e largo. A parte essere intervenuto un paio di volte per evitare lo scontro con auto in sosta e per scongiurare cadute rovinose, in pochi minuti le ruotine erano ormai archiviate come se non ci fossero mai state.Se penso alla mia infanzia, anche se con più anni rispetto a quelli di mia figlia, la bicicletta ha voluto dire indipendenza e libertà. Andare in bicicletta significava avere la possibilità di muoversi in un raggio di azione molto più ampio. Mi ha dato l'opportunità di esplorare, da solo e con gli amici. Era anche una delle prime occasioni per fare un po’ di movimento.Un’altra tappa di mia figlia nel suo percorso di autonomia.