Bye Bye SIAE?

Creato il 10 ottobre 2012 da Helldoom @AttianeseDom
L'Italia, si sa, non è uno dei paesi più avanzati al mondo, in qualsiasi campo. Forse siamo più avanzati di qualche poverissima nazione dell'sud-est asiatico, o dell'Africa, ma ho i miei dubbi.
In ogni caso ogni tanto vengono a darci una mano, e stavolta è stata l'europa, di cui tanto si parla male in questi ultimi tempi, a dare un raggio di speranza per fare qualche passo verso il futuro.
Cosa sto delirando dite?
Ora vi riporto direttamente l'articolo preso dal sito Laleggepertutti.
La S.I.A.E. potrebbe perdere, a breve, lo storico monopolio sull’attività di raccolta dei diritti d’autore. Questo vuol dire che ogni autore (musicista, scrittore, artista, ecc.) verrebbe lasciato libero di scegliere la propria collecting society, in un regime di concorrenza perfetta, cui affidare il compito di riscuotere i proventi economici derivanti dall’utilizzo, da parte di terzi (locali, organizzatori di eventi, ecc.), delle proprie creazioni.
La notizia è di quelle che provocano scossoni.
Peraltro, con un certo anticipo, avevamo pronosticato questa scelta della squadra Monti già lo scorso 23 febbraio, in questo articolo, quando avevamo parlato della liberalizzazione dei diritti connessi.
Leggiamo su l’Espresso.it che la stessa Commissione Europea (notizia confermata da Giorgio Assuma, ex presidente SIAE) starebbe per presentare una proposta di direttiva volta a garantire più efficienza e trasparenza nel mercato comune della gestione dei diritti d’autore. A tal fine, l’esecutivo europeo si prepara a far sì che ogni titolare di copyright sia libero di rivolgersi a una qualsiasi società di intermediazione dei diritti per affidarle (o revocarle) il mandato nella riscossione dei propri incassi.
In Italia attualmente l’unico soggetto esistente e delegato alla raccolta dei diritti d’autore è proprio la SIAE, in quanto ha da sempre beneficiato di un monopolio garantitole dalla legge. Tuttavia da domani potrebbe cambiare tutto: il che apre prospettive e frontiere in un settore economico sino ad oggi trascurato dagli imprenditori privati.
Voi che dite?
Ce la faremo a superare questo scoglio e, forse, ad iniziare una più civile trattativa sui diritti d'autore?
Come si fa in tutti gli altri paesi del mondo? (Non so se in tutti, non stiamo li a cavillare ora)
Io direi che, se la cosa andasse in porto, sarebbe un ottimo modo per far evolvere il paese e eliminare un po' della muffa che c'è in giro (sia culturale, che vivente).
Attendiamo ulteriori delucidazioni!