C. Baudelaire (La morte degli amanti)

Da Silvy56

Avremo letti intrisi di sentori tenui, divani oscuri come avelli, sulle mensole nuovi e strani fiori, nati per noi sotto cieli più belli. Consumandosi a gara, i nostri cuori come due grandi torce due ruscelli verseranno di vampe e di fulgori nei nostri spiriti, specchi gemelli. Una sera di rosa e azzurro mistico, un lampo solo ci vedrà commisti, lungo singhiozzo carico d'addio. Un Angelo, schiudendo indi le porte, a ravvivar verrà, gaudioso e pio, gli specchi opachi e le due fiamme morte.