“Non ho partecipato alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia perché la reputo non all’altezza in quanto non c’è professionalità né nell’organizzazione delle mostre né tanto meno nella scelta degli artisti, che da una prima selezione abbastanza rigorosa si sono moltiplicati a vista d’occhio includendo per la maggior parte artisti municipalizzati o peggio dei non professionisti”.
GIOVANNI ALBANESE
Nato a Bari nel 1955, vive e lavora a Roma, Giovanni Albanese è artista regista e scenografo.
Docente all’Accademia di Belle Arti di Roma, ha esposto nelle principali città italiane e in Spagna, Germania, Inghilterra, Slovenia, Taiwan, New York .
Nel 2002 gli è stato assegnato il Premio Pino Pascali per l’Arte Contemporanea.
Nel 2003 è uscito nelle sale il suo film “A. A. A. Achille” scritto con Vincenzo Cerami, con musiche di Nicola Piovani, con cui ha vinto il Giffoni Film Festival.
A maggio 2011 è nelle sale “Senza arte né parte”, suo secondo lungometraggio ambientato nel mondo dell’arte contemporanea.
Tra le sue mostre principali ricordiamo quelle personali alla Galleria Il Ponte Contemporanea nel 2008; nella Galleria Paolo Tonin Arte Contemporanea a Torino nel 2007; al Palazzo Pino Pascali di Polignano a Mare nel 2002; al MACRO, Museo d’arte contemporanea di Roma nel 2001; alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna “Spazio Aperto” nel 1998; da Ferran Cano a Barcelona e Palma de Mallorca nel 1991. Inoltre è presente nelle principali rassegne espositive internazionali: nel 1996 partecipa alla XII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma “Italia 1950-1990: Ultime generazioni” presso il Palazzo delle Esposizioni; ad “Art Medail” La Lonja, Museum of Contemporary Art a Palma de Mallorca ed a “Italian Contemporary Prints”, Kaohsiung Museum of Fine Arts a Taiwan; nel 2003 a “Melting Pop” nel Palazzo delle Papesse di Siena; nel 2001 "Del Futurismo al laser", Kunstforum der GrundKreditBank di Berlino; nel 2006 alla mostra “C’era una volta un Re” allestita nel museo d’arte contemporanea (Arcos) di Benevento. Nel 2009 ha esposto al Chelsea Art Museum di New York.