C'è chi nega i pericoli del wi-fi, dei cellulari e delle antenne, ma invece di addurre argomentazioni usa screditare la parte avversa

Creato il 27 novembre 2010 da Corradopenna

Cercando informazioni sul rapporto Bio-Initiative, rapporto scientifico realizzato nel 2007 sui danni alla salute causati dalle onde elettromagnetiche (specialmente quelle emesse da cellulari, sistemi wi-fi, e antenne relative) mi sono imbattuto in un sito che denunciava apertamente come fraudolento quello studio. Il rapporto Bio-Initiative, realizzato da un collettivo internazionale di 14 scienziati, è stato uno degli studi che ha motivato il sindaco e la giunta di Hérouville-Saint-Clair a rimuovere il collegamento wi-fi che forniva l'accesso ad internet alle scuole primarie della loro città.
Il sito in questione è emfandhealth.com (mi riferisco per precisione alla pagina http://www.emfandhealth.com/Criticism%20Bio-Intitiative.html) e devo dire che alla prima occhiata salta all'occhio che non si tratta di un normale sito che si occupa di questioni scientifiche, dal momento che essi non esprimono perplessità nei confronti del rapporto Bio-Initiative, ma si prodigano in un attacco a tutto spiano contro di esso. Per altro tale attacco al rapporto è espresso più nei termini di un discredito gettato sulle persone che hanno partecipato alla sua redazione, che sugli studi scientifici e sulle analisi in esso contenuto.
Notevole è il fatto che all'inizio della pagina gli scienziati che hanno redatto il rapporto Bio-Initiative vengano apostrofati come "lobbisti"; però alla fine della pagina essi citano come argomento difensivo dell'innocuità delle tecnologie di comunicazioni senza fili ... una relazione realizzata dalle aziende del settore! Non saranno allora proprio i curatori del sito emfandhealth.com ad essere dei lobbisti per conto di tali aziende?

Ma traduciamo alla lettera questo punto:
MMF, Mobile Manufacturers Forum, è un'associazione internazionale di produttori di apparecchiature per le telecomunicazioni con interessi nelle comunicazioni via cellulari o wireless. La loro analisi del rapporto Bio-Initiative essenzialmente ne confuta la validità. La loro relazione contiene link ad esperti di commissioni di livello nazionale in diverse nazioni.
Avete capito? Una relazione davvero indipendente! E poi questi signori di "campi elettromagnetici e salute" (emfandhealth.com) usano persino il termine lobbista per screditare gli avversari! Ma lobbisti di cosa, per conto di chi? Quale vantaggio possono avere degli scienziati nel denunciare una tecnologia in continua diffusione sulla quale si fonda ormai un giro di affari colossale? Purtroppo per altro il link al documento di questa associazione MMF è un link non funzionante, e quindi non è possibile verificare o indagare su quanto essi affermano.
Di sicuro però abbiamo ormai alle nostre spalle un caso eclatante in cui commissioni di esperti scientifici di livello sia nazionale che internazionale hanno concordemente affermato il falso a causa di un evidente conflitto di interessi. Stiamo parlando delle varie commissioni consultive dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dei diversi governi nazionali sulla questione dell'influenza suina, composte per lo più da scienziati sul libro paga delle stesse aziende che producono i vaccini. E' stato per mezzo di questi unanimi pareri di commissioni di esperti di alto livello che è stata varata una campagna di vaccinazione di massa per una forma influenzale molto più blanda della normale influenza stagionale, tanto che (a conti fatti) si è scoperto che l'influenza suina ha un tasso di mortalità 40 volte inferiore rispetto alla normale influenza.

Potete trovare tutte le prove di quando affermato leggendo I consiglieri dell'OMS sul libro paga delle multinazionali produttrici dei vaccini, ma è consigliata anche la lettura delle dichiarazioni allarmistiche dell' "esperto" francese Bruno Lina, virologo pagato per vari programmi che porta avanti per conto delle aziende che producono i vaccini (Baxter, Sanofi-Pasteur, Novartis, GSK) e anche dalla Roche (produttrice del farmaco anti-influenzale tamiflu).Si è trattato di uno scandalo di proporzioni planetarie, con le nazioni di tutto il mondo (esclusa la coraggiosa Polonia) che sono corse a firmare contratti capestro con le aziende produttrici dei vaccini esentandole persino da qualsiasi problema legale derivante  da possibili effetti avversi delle vaccinazioni stesse.

Uno scandalo per il quale però nessuno ancora ha pagato, nonostante l'evidente spreco di denaro pubblico per un vaccino rifiutato dalla maggior parte della popolazione (solo in Italia ci siamo trovati con 23 milioni di dosi inutilizzate e da smaltire tra i prodotti tossici e nocivi, vista la presenza in essi del pericoloso mercurio).

Ma torniamo alle critiche del sito emfandhealth.com al rapporto Bio-Initiative, o forse dovremmo dire ai suoi estensori, dato che gli attacchi sono concentrati più sul discredito delle persone che alla confutazione dei dati e degli studi scientifici.

Il primo attacco è diretto a Cindy Sage, la persona che ha curato l'introduzione del rapporto, criticata perché osa prendere posizione su una questione scientifica anche se lei scienziata non è. Come se la scienza fosse una religione dogmatica di cui gli scienziati sono i moderni sacerdoti e gli unici depositari della verità, come se non esistessero i conflitti di interesse tra scienziati ed aziende (di cui abbiamo estesamente parlato a proposito dei vaccini per l'influenza suina), come se non vivessimo in un mondo in cui per soldi le persone sono disposte a spergiurare il falso, come se le grandi aziende non avessero mai osato corrompere politici e scienziati per ottenere in cambio dei favori.

Traduciamo letteralmente anche questo punto:
Cindy Sage, che ha scritto l'introduzione, non è una scienziata. Ella ha un sito web dove offre servizi come consulente sulle Onde Elettromagnetiche e le questioni sanitarie. Nell'introduzione ella fa le seguenti affermazioni antiscientifiche: "Gli scienziati hanno un ruolo, ma non è esclusivo ed anche altre opinioni contano ... . Alcuni esperti continuano ad affermare che tutti gli studi devono essere consistenti (dare ogni volta gli stessi risultati ) prima che si possa tranquillamente affermare che un certo effetto esista". Il risultato della maggior parte degli studi citati nel rapporto Bio-Initiative Report che mostra effetti nocivi non sono supportati da studi con follow up [per studi con follow up si intende studi nei quali individui o popolazioni vengono seguiti per valutare l'effetto di una esposizione ad un certo fattore ritenuto di rischio, o dell'applicazione di una procedura, preventiva o terapeutica, ma potrebbe significare anche studi nei quali le condizioni dei pazienti vengono seguite nel tempo, anche se questo  significato non sembra quello attinente al contesto - N.d.R.]- che sono generalmente molto più completi. La ripetibilità dei risultati è una caratteristica distintiva della scienza.
Da notare quale grave affermazione antiscientifica sia quella di dire che le persone non possono delegare le proprie decisioni a veri o presunti esperti del settore; dovrebbe invece essere ovvio pensare che, in un mondo in cui  scienziati differenti sostengono differenti punti di vista, le persone comuni  siano costrette a farsi una propria opinione ragionando anche in termini politici sulle finalità, sull'eticità, sulla sicurezza e sulla validità di una nuova tecnologia, nonché sui conflitti di interessi e sul giro di soldi che sta dietro le affermazioni degli "esperti del settore".
Quanto alla ripetibilità dei risultati chi ha scritto le righe qui sopra tradotte sta cercando di nascondere la realtà dei fatti e di travisare il senso delle parole di Cindy Sage. Come ci si può aspettare che i risultati di due esperimenti siano gli stessi se un esperimento viene portato avanti coi finanziamenti delle aziende direttamente implicate ed uno da esperti indipendenti?
Immaginate adesso un'industria che inquina coi suoi scarichi e scarti di lavorazione, ed immaginate che questa azienda finanzia degli studi tecnico-scientifici per misurare l'impatto sulla salute e sull'ambiente della propria attività. Ed immaginate che degli scienziati indipendenti abbiano fatto lo stesso tipo di studi ed accertamenti; immaginate che le conclusioni dello studio finanziato dall'industria minimizzi la sua pericolosità, mentre l'altro studio ne denunci il forte impatto negativo sulla salute e sull'ambiente. Ve la sentireste di dire che "bisogna aspettare che gli studi diano risultati concordi prima di bloccare l'attività dell'industria"?
Forse voi non lo sapete ancora, o non ci avete riflettuto, ma la quasi totalità degli studi sui farmaci pubblicati sulle riviste specializzate dopo "revisione autorevole" sono finanziati dalle case farmaceutiche. Se poi qualche ricercatore indipendente verifica la pericolosità di un farmaco il suo potrebbe essere l'unico studio critico nei confronti di quella sostanza in un mare di studi favorevoli.  E se qualcuno dimostra la pericolosità di un componente di un vaccino producendo due studi scientifici cosa fanno le aziende del settore? Realizzano esse stesse diversi studi che "causalmente" arrivano a "dimostrare" che la sostanza incriminata è innocua. E' successo, con lo squalene, coadiuvante sia nel vaccino contro l'influenza suina che nei nuovi vaccini anti-influenzali. Le prove documentate di questa storia le trovate raccolte in una serie di articoli specifici sullo squalene.

La Novartis, produttrice di vaccini allo squalene, pubblica uno "studio scientifico" che "dimostra" l'innocuità dello squalene


Per altro esistono anche degli "studi scientifici", a dir poco scandalosi, nei quali si dimostrerebbe  l'innocuità  di un conservante al mercurio  utilizzato nei vaccini (pensate un po', ci dicono di stare attenti al pesce al mercurio, proibiscono i termometri a mercurio, ma se lo mettono nei vaccini come conservante dovremmo pensare che sia innocuo),  ovviamente anche in questo caso gli studi che assolvono il conservante al mercurio sono realizzati, condotti o finanziati da enti o persone che hanno tutto l'interesse a negare il danno causato da certi prodotti.
 
Dovrebbe essere chiaro a questo punto che appellarsi al principio di ripetibilità e di consistenza delle ricerche scientifiche, diciamolo chiaramente, si fa un grosso favore a chi ha il potere di influenzare a proprio favore i risultati delle ricerche.
Quanto al discorso sugli studi con follow up sembra evidente che si cerchi di accampare scuse, perché se lo studio realizzato fornisce prove del danno, esso è ugualmente rilevante. In più ricordiamo che lo studio realizzato dalle aziende di telefonia, che potremmo a ragione definire uno studio con follow up, non ha assolto il cellulare, sebbene cerchi di minimizzarne gli effetti nocivi sulla salute. Per altro in tale studio la manipolazione statistica dei dati è palese dal momento che:
I vizi strutturali includono la definizione dei soggetti che hanno utilizzato telefoni portatili (che emettono le stesse radiazioni a micro-onde dei cellulari) come ‘non esposti’; l'esclusione di molti tipi di tumori [dei quali lo studio non ha conteggiato i casi, di modo tale che venisse sottostimato ovviamente il conteggio totale - N.d.T.]; l'esclusione delle persone che erano morte, o che erano troppo ammalate per essere intervistate a causa del tmore cerebrale di cui soffrivano; ed esclusione [dal conteggio dei casi di tumore] dei bambini e dei giovani, che sono i più vulnerabili.
E veniamo adesso ad un altra critica al rapporto Bio-initiative presente sul sito emfandhealth.com, che è poi, nel tipico stile dei disinformatori, una critica alla persona e non alle sue argomentazioni; una critica condotta ironizzando e dileggiando senza addurre prove, come possiamo renderci conto traducendo anche queste righe.

Ollie Johansson, un altro autore del rapporto Bio-Initiative, ha suggerito in un suo lavoro (vedi P 255) che il cancro al polmone non sia causato solo dal fumo. Egli in realtà ha suggerito che il cancro al polmone abbia iniziato ad aumentare solo sopo l'introduzione delle emissioni radio in FM [Modulazione di Frequenza] negli anni '50. Nel 2004, Ollie Johansson è stato premiato come "Mentitore dell'anno" dalla Skeptics Society Scozzese. Qui una citazione dalla motivazione di assegnazione del premio: "Olle Johansson riceve il premio come uno dei principlai rappresentanti dei fin troppi scienziati che, al fine di ricevere attenzione e di ricevere finanziamenti per le proprie attività, dissemina preoccupazioni tra le persone attraverso i mass-media presentando ipotesi non sostanziate dai fatti come se fossero dati reali. Secondo VoF, la ricerca di  Johansson sui campi elettromagnetici è di bassa qualità."
In queste poche righe molti avranno già notato un concentrato di illazioni di poca consistenza. Innanzitutto si mette in ridicolo la sua supposizione sul rapporto tra onde radio e cancro al polmone senza motivare questo rigetto a priori dell'ipotesi dello scienziato svedese.  Successivamente si da risalto ad un'associazione privata, la Skeptic Society, ed al suo modo di burlarsi dello scienziato, ma i riconoscimenti (negativi) assegnati da tale ente hanno lo stesso valore dei tapiri assegnati da "striscia la notizia". Altrettanto facile sarebbe affermare che la Skeptic Society ridicolizza Johansson e cerca di rassicurare la gente al fine di ricevere cospicui finanziamenti dalle aziende che fanno soldi con la tecnologia del wireless e della telefonia mobile.
Per altro si evita di ricordare che Ollie Johansson (che ha un proprio sito e riguardo al quale potete leggere anche diversi articoli in italiano in cui viene citato) ha prodotto diversi studi che sono stati revisionati prima di essere pubblicati sulle riviste specializzate
Eccoli:

Gangi S, Johansson O

A theoretical model based upon mast cells and histamine to explain the recently proclaimed sensitivity to electric and/or magnetic fields in humans 

(modello teorico basato sull'attività dei mastociti e dell'istamina per spiegare la sensibilità degli esseri umani ai campi elettricci e/o magnetici)

Medical Hypotheses 54: 663-671, 2000 (pubmed è un archivio governativo di ricerche mediche sottoposte a revisione autorevole)

Johansson O, Gangi S, Liang Y, Yoshimura K, Jing C, Liu P-Y

Cutaneous mast cells are altered in normal healthy volunteers sitting in front of ordinary TVs/PCs - results from open-field provocation experiments.

(I mastociti cutanei sono alterati nei volontari in buona salute che si siedono di fronte agli schermi ordinari di televisori e computer) 
Journal of Cutaneous Patholology 28: 513-519, 2001 Johansson O

Electrohypersensitivity: State-of-the-art of a functional impairment.

(Ipersensibilità elettrica: stato dell'arte di un danno funzionale)
Electromagnetic Biology and Medicine 25: 245-258, 2006
  • Link all'abstract su PubMed
Johansson O

Evidence for effects on the immune system.

(prove degli effetti sul sistema immunitario)
In: The BioInitiative Report: A Rationale for a Biologically-based Public Exposure Standard for Electromagnetic Fields (ELF and RF) (eds. CF Blackman, M Blank, M Kundi, C Sage), 2007, Section 8, http://www.bioinitiative.org/
Del resto ci sarebbe molto da dire (e da ridire) sull'indipendenza di organizzazioni come la Skeptic Society, società analoga al nostrano CICAP ente cui appartiene quel Veronesi (ex ministro della sanità italiana) che ha il coraggio di definire innocui per la salute gli inceneritori, che come è noto, producono diossina, una sostanza altamente tossica per  l'uomo. Persino sul sito chlorophiles,  che è per altro dichiaratamente un sito legato alle industrie, la diossina è definita come "la sostanza chimica con il più alto contenuto tossico, creata dall'uomo come sottoprodotto dannoso di alcune reazioni chimiche e come sottoprodotto generico di qualsiasi forma di incenerimento".
Non stupirà a questo punto leggere sul sito del CICAP che le onde elettromagnetiche non arrecano danni alla salute (vedi  http://www.cicap.org/piemonte/cicap.php?section=articoli&tipo=articolo&tema=elettrosmog&nome=5_allarme_ripetitori  , dove viene affermato che:
Nessuna delle recenti revisioni della letteratura ha concluso che l'esposizione ai campi a radiofrequenza prodotti dai telefoni cellulari o dalle stazioni radio base provochi alcun effetto negativo sulla salute. Le norme di sicurezza mettono al riparo da tutti gli effetti nocivi accertati, legati al riscaldamento indotto nei tessuti biologici dall'assorbimento di energia elettromagnetica)

A quanto pare hanno la manìa di negare a tutti i costi e cercare di convincere la gente che viviamo in un mondo ideale dove le istituzioni si prendono sempre così amorevolmente cura del cittadino. Ma di questo discuteremo in maniera approfondita nel seguito dell'articolo.

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