C'è chi piange non potendo sottrarsi al pizzo

Da Kisciotte @Kisciotte_Dixit
Tenere in braccio una pagnottella di quattro chili, che, al netto dell'esser settimina, avrebbe appena quarantacinque giorni di vita, è sensazione piacevole.
Tenerle la mano sul crapino, che sta tutto nel palmo, mentre l'altra mano le regge a coppa il sederino, è sensazione piacevole.Stare seduti sul divano, guardandola dormire rannicchiata sul petto, con le guanciotte turgide e il faccino rilassato, è sensazione piacevole.
Alzarsi appena si sveglia, che vuole stare in movimento sennò piange, e portarla in giro per il salotto con lei che storce lo sguardo e si ferma a fissare incantata qualsiasi fonte di luce, è sensazione piacevole.Farle tanti discorsi sussurrati, mentre ti fissa perplessa e tenta di rispondere con le migliori lallazioni possibili, e ancor di più con smorfie e mettendo le labbra a sorriso, è sensazione piacevole.Vederla sbadigliare di uno sbadiglio infinito che racchiude tutta la stanchezza del mondo, con la sua boccuccia dalle labbra minuscole che si trasforma nell'apertura di fauci degna di un ippopotamo, è sensazione piacevole.Mettere la mano aperta a gradino sotto i suoi piedini nelle pepette, e sentire che punta le piante dei piedi e si spinge per inerpicarsi sopra la spalla (e che forza in quelle gambette!) a scoprire se stessa nello specchio del muro, è sensazione piacevole.Sentire, mentre spinge diventando rosea in volto dallo sforzo, con la mano appoggiata al culetto che non solo ha fatto aria ma ha pure sparato la bomba, è sensazione piacevole.
Ma darle un bacio sulla guanciotta, pungerla inevitabilmente col pizzo, e guardarla mentre fissa per qualche secondo il vuoto, andando a scartabellare dalle prime pagine dell'archivio delle informazioni dei neurorecettori, giusto il tempo di soppesare come sia da interpretare la sensazione afferente "questo qua ha un bacio che punge", per poi vederla arrivare all'immancabile conclusione: pizzo=punge=bua=piango, è una sensazione molto più che piacevole. Mi regala una goduria perversa vederla dimenarsi incazzata e buffa.

Il clown Nefelaki in un momento di spensieratezza,
temporaneamente sottratto alla minaccia del pizzo.

Sarò sadico, ma quando Nefeli piange, dopo la molestia da bacio con pizzo, diventa divertente, che è molto più dell'esser semplicemente bella. Gli occhi si chiudono stretti, la faccia e la fronte si coprono di rughette, le guanciotte si allargano ai lati che sono una comica; e al centro si apre una bocca larga e frignante che mostra le gengive come una vecchietta. Tutti le dicono che è brutta quando piange, per me invece è il momento in cui è più espressiva, vivace, caratteriale e assertiva, oltre che esilarante. Una meraviglia insomma.Ho provato a farmi fare una foto con in braccio Nefeli che piange. Ho detto: "La prendo in braccio, mi ci struscio contro col pizzo, lei piange e tu scatti la foto. Intanto dopo pochi secondi si calma immancabilmente. Un bacio col pizzo che sarà mai?!" Ma niente da fare, il fratello dello zio di Nefeli è stato irremovibile. Con la madre non ci ho nemmeno provato. E tutti si sono guardati bene dal lasciarmi solo con lei. Quindi, per dare un'idea di come muova a tenerezza avere a dieci centimetri dalla faccia due guanciotte che si allargano per lasciare spazio a una bocca sdentata e spalancata che frigna in una smorfia di comicità pura, posso solo dirvi che assomiglia molto a Wallace, senza denti però.

Io interpreto la parte dello zio cane.
Anche per evitare che qualcuna o qualcuno si chiami comodamente fuori erigendosi a censore degli atti di molestia, comunico che tutti i baci da recapitare, sono stati individualmente, dolorosamente schioccati. Che ognuno si assuma le proprie responsabilità affettive; io mi sono preso le mie.
K. de Sade

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