Che strano. Poco fa in posta ho trovato questo messaggio. Non so chi l’abbia scritto, il mittente non è nel mio indirizzario. Non so a chi fosse diretto, ma ora è MIO!
… Oggi è domenica e, diversamente da come cantava Pino Daniele, si va a scuola,
cioè in gabbia, al lavoro.
Arrivo nel mio bel container arredato da quattro sedie, un tavolo, una boccia
dell’acqua calda-fredda con le bustine di caffè solubile, anche al gusto
amaretto, una raffinatezza russa…..
Per terra, i soliti cavi, chiavi Allen, cassette degli attrezzi, puttanate
varie.
Su tutto aleggia il puzzo di un container ad uso ufficio-deposito-magazzino.
E’ difficile trovare stimoli sessuali in un ambiente del genere, ma stamattina
sono solo e non ho ancora voglia di iniziare a lavorare sul serio.
Mi aiuta il pc, muto testimone di esplorazioni non sempre innocenti…
Vado a colpo sicuro, in un sito gratuito e sicuro, senza troppa pubblicità.
Sfoglio i clip e mi imbatto in un lesbo-fetish che sembra promettere bene.
Ho già l’uccello gonfio….. e dentro di me, una voglia incontenibile di
farlo, quasi un’urgenza…..
Devo stare attento, perchè gli operatori potrebbero entrare, ma dovrebbero
passare davanti alla mia finestra. Il rischio c’è.. ma è minimo.
Apro il bottone dei pantaloni, abbasso la zip e quasi subito anche l’elastico
dei boxer…..
Gli occhi sono fissi sulle immagini che scorrono: un video fatto piuttosto
bene, che ritrae le tre troie protagoniste contemporaneamente da due-tre
angolazioni diverse.
La padrona ama farsi leccare la fica dalla sua schiavetta, mentre un’altra è
inginocchiata a guardare la scena.
La donna dominante è in piedi, con un guaina reggicalze che le fascia i
fianchi, fin sotto il petto, calze nere velatissime, guanti, tacchi.
E’ quando lei si sfila lentamente lo slip nero, ripresa da dietro, mentre la
schiava di turno allunga la lingua dentro la sua fessura, spingendosi fino al
secondo buco… che la mia voglia esplode pienamente, rapida e rabbiosa, calda
e densa, abbondante data la lunga astinenza…..
La giornata è proseguita tutto sommato bene, pur con questo languore ancora
dentro…
Ho finito quanto mi ero ripromesso.
Rientro in hotel alle quattro del pomeriggio.
Questa volta la cappella mi s’è gonfiata da sola… e i fiotti sono stati
ancora più caldi e abbondanti……