Ma quante cose si imparano leggendo i giornali cattolici! Sono una fonte inesauribile di rivelazioni! Ero lì nei paraggi di Tedesco (senatore PD miracolato da Padre Pio) e google mi dà anche un certo Tedeschi, Ettore Gotti Tedeschi per la precisione, emerito economista e banchiere, dal 2009 presidente dello IOR (Istituto per le opere religiose), che, nei ritagli di tempo, dispensa consigli e strategie economiche.Così l’Osservatore Romano, sempre attento ai problemi dell’Italia, pubblica la sua autorevole opinione sulla crisi:
“Osservando la popolazione dei Paesi occidentali — in particolare, i Paesi che si potrebbero definire «maturi», come gli Stati Uniti e quelli che formano l’Europa dei 20, si nota che la percentuale di popolazione con un’età al di sopra dei sessant’anni continua a crescere sensibilmente. Oggi le persone comprese in quella fascia di età rappresentano circa un quarto del totale. Nei Paesi emergenti, invece, non arrivano a un decimo. E già si avverte come i costi di questa tendenza non siano in realtà sostenibili. L’invecchiamento della popolazione può essere infatti considerato la vera origine della crisi economica in atto”. […]
Quindi, secondo Gotti, dovremmo supporre che la colpa di questa crisi è dovuta al prolungamento della vita. Supponendo questa colpa, dovremmo pensare che chi non ha più l’età per lavorare, e produrre quindi ricchezza, ma rimane vivo a farsi mantenere da uno stato a cui ha pagato tasse per decenni facendosi sfruttare e spremere per benino, dovrebbe perlomeno togliersi di torno (morire???) per non causare il noto problema del debito pubblico.
Eh già, dovevo immaginarlo che sbagliavo: la vera origine della crisi economica non è il sistema capitalistico sbagliato che favorisce la speculazione finanziaria dell’economia e nemmeno il grande squilibrio sociale della ricchezza. Non sono le spese statali per gli armamenti, lo spreco sconsiderato in opere pubbliche inutilie dannose, il sostegno alle banche fallite, le mafie e tutte le camarille della politica. No, la vera origine della crisi economica sono gli ANZIANI! In particolar modo quelli con pensioni da fame che, non avendo il necessario per pagarsi le medicine o le cliniche private come Gotti, contribuiscono al deficit gravando sulla sanità pubblica e su quei servizi pubblici a loro dedicati che non avrebbero altrimenti ragione di esistere e di essere finanziati da uno stato già così pesantemente gravato.
Devo dirlo a mio padre. Deve sapere che sono oltre trent’anni che contribuisce alla crisi economica…spero che se ne faccia una ragione…