C’è una missione sociale in ogni professione ed in tutte quelle comunità di persone che chiamiamo imprese

Creato il 31 ottobre 2015 da Pandm

Impresa per il progresso sociale

Giovedì abbiamo avuto la gioia di festeggiare 50 anni del Centro ELIS nella ELIS Corporate School.

Un collega mi ha suggerito di condividere in modo più ampio le riflessioni che ho proposta in apertura della serata. Spero possano essere utili.

“Ho il privilegio di dare il benvenuto a ciascuno di voi in ELIS, nel 50° del Centro ELIS celebrato attraverso una delle sue scuole: la scuola di formazione aziendale ELIS Corporate School.

Perché siamo qui? Siamo qui questa sera per celebrare una istituzione. Una missione.

50 anni fa 5 giovani, si direbbe giovani di belle speranze… due dei quali, il dott Picker ed il prof Balducci oggi qui presenti…

Decisero di mettere da parte le proprie originali speranze “solo” professionali per donarsi ad una missione fatta di persone, lavoro e società.

Avevano incontrato un sacerdote, San Josemarìa Escrivà, che aveva lasciato scritto nel primo punto della prima raccolta dei suoi pensieri, Cammino, “sii utile, lascia traccia”.

E’ nata così questa istituzione.

Una Scuola del Lavoro. Una Università del Lavoro, come la definiva lo stesso San Josemarìa.

Ma cosa è il lavoro?

Per questa istituzione il lavoro non è solo “a fatica”, un modo per guadagnare del denaro per realizzarsi altrove.

Può essere anche l’ambito in cui diventare persone migliori, sviluppare al meglio le nostre qualità specifiche, ed esercitandole essere utili alle persone che ci circondano, e lasciare questa società un poco migliore di come l’abbiamo trovata.

E fare questo da persone complete: mariti, padri, figli.

E attraverso il lavoro trovare la felicità piuttosto che perderla.

E questo lo proponevano a ragazzi che vivevano una grande povertà, con storie di grande disagio.

I nostri “colleghi” avevano il coraggio di occuparsi non solo della loro povertà materiale ma anche della loro povertà di senso.

Porre domande importanti: Quale il mio ruolo nella società? In cosa posso essere utile? Quale il mio contributo?

Domande importanti solo per quei ragazzi?

Nel 1992, grazie alla creatività e all’impegno del dott. Bruno Picker, del dott. Sergio Bruno, dell’ing. Pietro Papoff è nato il Consorzio ELIS.

E si è data l’opportunità alle aziende, attraverso le proprie persone, di condividere questa idea del lavoro che è appunto valorizzazione della persona e contributo al bene comune. Attraverso l’impegno condiviso sulla formazione dei giovani.

Da quando dal 2000 abbiamo avviato l’attività con gli universitari, e ancora dal 2005 la formazione del management e più in generale sviluppato negli anni a seguire la formazione aziendale attraverso la ELIS Corporate School, ci siamo chiesti periodicamente in che modo stavamo dando continuità alla missione ELIS.

La risposta l’ho riletta in un episodio personale: un campo di volontariato fatto in Albania da universitario.

C’erano gli studenti del corso per elettricisti ELIS. C’erano studenti di medicina del campus biomedico. E c’eravamo noi studenti di ingegneria.

Gli studenti elettricisti rifecero l’impianto elettrico della scuola del paese. Quelli di medicina visitarono gli anziani ed i malati.

Noi ingegneri elettronici, meccanici, gestionali… a quale opera importante potevamo dedicarci? Fummo assegnati a costruire le latrine esterne della scuola.

Dopo 2 settimane di duro e intenso lavoro… fu chiamato un operaio specializzato che in 2 giorni le rifece da zero perfettamente funzionanti (perché le nostre non lo erano).

Quale la lezione ho appreso?

Vogliamo lasciare un segno positivo in questa società? Bello che lasciamo un obolo, che dedichiamo qualche ora ad opere di carità nel fine settimana, ma nulla è più potente per incidere positivamente nella società che farlo attraverso il nostro lavoro, dove sono le nostre qualità, le nostre competenze, e buona parte del nostro tempo.

Diceva Ben Parker che dietro un grande potere c’è una grande responsabilità…

I professionisti con maggiore esperienza ed i dirigenti di impresa hanno una opportunità e una responsabilità straordinaria di incidere positivamente sulla vita di altre persone.

(Ben Parker non è un professore di Harvard ma lo zio di Spiderman…)

Questo è il motivo per cui abbiamo dedicato questa serata a questo tema.

Siamo grati a coloro che ci hanno preceduto e grazie a Dio continuano ad affiancarci per il loro impegno, esempio e dedizione a questa missione educativa e ci permettono forse di essere così maggiormente fedeli a questa missione.

Siamo altrettanto grati alla team ELIS Corporate School, che si estende nel network alumni & friends, con i quali ci dedichiamo a quella stessa missione ma in nuovi ambiti, come la leadership, l’innovazione e la trasformazione digitale.

Diceva San Josemarìa, in uno dei suoi discorsi all’Università di Navarra.

“Figli miei, lì dove sono gli uomini vostri fratelli, lì dove sono le vostre aspirazioni, il vostro lavoro, lì dove si riversa il vostro amore, quello è il posto del vostro quotidiano incontro con Cristo.

Non vi è altra strada, figli miei: o sappiamo trovare il Signore nella nostra vita ordinaria, o non lo troveremo mai.”

Il centro ELIS è un luogo di incontro sul senso del lavoro e dell’impresa per tutti, credenti di diverse fedi e non credenti.
Vi propongo allora di condividere questo invito di San Josemarìa come…

lì dove sono gli uomini nostri fratelli, lì dove sono le nostre aspirazioni, il nostro lavoro, lì dove si riversa il nostro amore, quello è il posto del nostro quotidiano incontro con la nostra missione, la nostra impresa sociale.

Non vi è altra strada: o sappiamo trovare la nostra missione nella nostra vita ordinaria, o non la troveremo mai.

C’è una missione di impatto sociale in ogni lavoro. C’è una impresa sociale in ogni professione.

La nostra ambizione è fare in modo che questo ideale sia ritrovato da intere comunità di persone che oggi chiamiamo aziende, organizzazioni, imprese.

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