Lavoro precario? ma qui siamo in Italia
Pubblico un articolo su Wired parlando di lavoro precario.
Succede il finimondo. Finiscono per darmi del “virus”, “radical chic” e “irresponsabile”.
Ok sull’irresponsabile, ma radical chic non me l’aveva mai detto nessuno.
Ad ogni modo grazie a questo post ho imparato due cose.
La prima.
Qui i problemi non finiscono mai.
Il lavoro è finito
Da mesi non riuscivo a togliermi dalla testa questo titolo.
Così come spesso succede alla fine ho ceduto: mi sono inventato qualcosa che lo giustificasse.
Ed è venuto fuori un piccolo ebook.
Gratuito.
Una di quelle cose tra filosofia del lavoro e del cambiamento.
L’assunto di base è che il lavoro, dunque, è finito.
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Il lavoro precario è in crisi
Vogliono toccare l’articolo 18 e i giornalisti vanno alla carica.
Persino Wired mi chiede cosa vuol dire precario.
Intravedo trasmissioni televisive dove gente precaria viene intervistata in modo precario e risponde: aiuto, sono precario.
E chi sono io per dire qualcosa.
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