La vittoria di Vendola alle seconde primarie della storia della regione Puglia ha dimostrato che la politica, quando vuole, può essere splendida. Il governatore uscente ha vinto bene e lo ha fatto contro le scelte scellerate del Pd che, candidando l'eterno secondo Boccia, ha dimostrato, nuovamente, di essere lontano dal cuore della sinistra pugliese. La sinistra, nonostante i vari tentativi, non è morta. I tentati omicidi arrivano da sinistra con i bizantinismi delle correnti e della purezza ideologica, arrivano dal centro con i conti elettorali del Pd, ma essi arrivano anche dai tentativi solitari di verdi e socialisti, nonchè dalle fuge dei radicali. Vendola, vincendo primarie molto partecipate, ha dimostrato che i calcoli non valgono molto quando si chiama il popolo a decidere. Il governatore pugliese ha vinto con molti voti dei militanti del Pd. Vendola, in Puglia, ha la capacità che il Pd non riesce ad avere in tutta Italia: parla al cuore di molte persone. Le primarie di ieri sono il fallimento della politica degli strateghi, la politica del manuale Cencelli - D'Alema. Spero che questa lezione venga imparata in fretta da tutto il Pd in tutta Italia.Presentiamo candidati legittimati, con un programma preciso e serio e le alleanze utile verranno da sè. Il Pd deve essere il perno propositivo di una coalizione che si fondi su programmi decisi che si fondino su tre punti fondamentali: ambiente, lavoro e diritti civili. Solo così potremmo sperare di vincere le elezioni regionali.
C'è speranza.