Tanto tempo fa, così si racconta nelle favole, c’era una volta un muro …
Beh, questa non è proprio una favola, è un fatto accaduto ed entrato nella storia, chiamiamola storia contemporanea, ma che oramai fa parte di quell’ultima parte del secolo scorso, e già, è passato un secolo!
Il muro a Berlino venne eretto nel 1961, per evitare intrusioni di ideologie differenti, perché in sintesi proprio di questo si trattava, ma guai ad oltrepassarlo, nossignori, non si poteva né si doveva.
Una città venne divisa in due, che brutto vero?
Cittadini che prima erano tali della stessa città, si trovarono impossibilitati a chiamarsi ancora concittadini pur essendo sotto lo stesso cielo.
Nacquero così due città in una: Berlino Ovest e Berlino Est.
Per “colpa” della guerra fredda venne eretto questo muro, un muro di cemento armato, un muro invalicabile se non con la mente… e chissà in quanti lo avranno saltato;
ma poco importava all’epoca, fisicamente non si oltrepassava.
Meglio sarebbe dire che se si provava, era difficile riuscire…
Il perché della costruzione si può sintetizzare dicendo che non si voleva far “scappare” il popolo dal mondo socialista verso il mondo cosiddetto “normale”, o così considerato;
perché si sa che qualsiasi dittatura è pur sempre tale e mai bella (a mio parere)
e così venne eretto, fortificato e controllato, il famoso Muro di Berlino, finché divenne invalicabile.
Poi…
Pian piano poi, le barriere vengono infrante, i discorsi si riaprono e con essi le frontiere dei Paesi confinanti e lentamente anche a Berlino si fa strada l’idea della riunione cittadina,
ma ci vuole tempo, ci vogliono conferenze ed accordi, ci vuole pazienza soprattutto… pazienza da parte dei berlinesi;
finché il 9 novembre del 1989 cade definitivamente quel “muro” che per ventotto anni aveva diviso gli stessi cittadini dello stesso cielo.
I berlinesi partecipano alla festa, oltrepassano il muro e si abbracciano con coloro che erano di là e con essi brindano a suon di birre offerte a tutti dai bar dell’Est.
In Italia, viene istituito il giorno della libertà, coincidente con il 9 novembre, con tanto di legge e cerimonie commemorative; il tutto perché si rinsaldi in ognuno il valore della democrazia e della libertà.
Personalmente, quel muro mi ha fatto sempre tristezza, perché sapere che divideva persone nate e cresciute nello stesso luogo, mi ha sempre rattristato;
un po’ come i separati in casa, che seppur uniti sono divisi, no, non mi piaceva questo muro.
“Non mi piacciono le porte chiuse… figuriamoci un muro!”
W la democrazia e W la libertà!
buon 25° compleanno Berlino