L’artista ha donato al Festival la copertina del suo premiato Baobab 2, che vede tre soggetti rappresentati: il polipo Firmino, il disegnatore Celestino Villarosa e Morvo, l’uomo barbuto. “Il disegno è lo strumento attraverso il quale io capisco il mondo. E questo la dice lunga su cosa capisca del nostro esistere. – ha affermato l’artista -. Questo disegno è stato eseguito su commissione. E’ il ritratto voluto dal polipo Firmino, che ossessiona i sogni del disegnatore Celestino Villarosa, in primo piano. Morvo, l’uomo barbuto, è il mago delle profondità marine, un vero disturbatore della quiete subacquea, a sua volta ossessione del polipo Firmino. Questo per dire che la vita, a volte, potrebbe essere ossessiva”.
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Igort
Igort, nome d’arte di Igor Tuveri (Cagliari, 1958), è uno dei fumettisti italiani più apprezzati a livello nazionale e internazionale, le cui opere sono state distribuite in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone.
Come autore di fumetti ha iniziato a lavorare sul finire degli anni ’70, alcune delle sue prime storie comparvero sulla rivista Il pinguino, da lui fondata, alla quale presero parte anche Giorgio Carpinteri, Lorenzo Mattotti, Daniele Brolli, Roberto Baldazzini, mentre nel corso degli anni ’80 vennero pubblicate sulle pagine di varie riviste, nazionali ed internazionali.
Nel 2000 ha fondato la casa editrice Coconino Press, con la quale ha pubblicato alcuni dei suoi lavori più acclamati come 5 è il numero perfetto (2002), Dimmi che non vuoi morire (2007) e Quaderni ucraini (2010).
Parallelamente a quella di fumettista, Igort ha coltivato le attività di musicista (dal ’78 ai giorni nostri) e autore radiofonico (Radio città del Capo-Popolare network e Radio 2 RAI).