Realizzato con la collaborazione della Fondazione di Venezia, il Festival è il primo in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università e mantiene fede al suo proposito originario di essere una manifestazione pensata dai giovani per i giovani, un momento professionalmente formativo per gli studenti volontari di Ca’Foscari, i quali forniscono linfa vitale sempre nuova alla collaudata macchina organizzativa.
La direzione artistica e l’organizzazione generale fanno capo a Maria Roberta Novielli, con la collaborazione delle figure professionali d’esperienza che formano il comitato scientifico internazionale.
La partecipazione attiva degli studenti rimane quindi un elemento centrale nella filosofia del Ca’ Foscari Short Film Festival, i quali vengono infatti coinvolti in tutte le fasi della sua realizzazione: dal catalogo alla logistica, dall’ufficio stampa ai sottotitoli, dal gruppo video alla giuria dei concorsi collaterali.
Da quest’anno inoltre si è aggiunto il gruppo denominato “distribuzione” che aiuterà i registi del Concorso Internazionale a far conoscere i propri lavori in altre iniziative simili presenti nella penisola.
Ciò avviene anche a causa di incomprensioni culturali, per esempio quelle messe in scena in Nabilah del tedesco Paul Meschuh, sul tragico sfondo della guerra in Afghanistan, o tradizioni radicate nel tessuto della società, come in 500 Ounces of Gold della giovane regista iraniana Shahrzad Dadgar, che riflette sul tema dell’aborto in un paese nel quale questo rimane ancora tabù.
Si lotta però non solo per la difesa dei diritti, ma anche per quella dei propri cari: una tematica universale che, infatti, pur in contesti socio-politici molto eterogenei, accomuna cortometraggi provenienti da tutto il mondo, a partire dall’Italia con Mio fratello di Simone Bozzelli, passando per l’India, rappresentata da Ballad of Laila Leela di Lubna Sharmin, fino ad arrivare al Giappone di Hashi (The Brigde) diretto da Suzuyuki Kaneko, figlio d’arte del noto regista giapponese Shusuke.
Takashi Shimizu
La Giuria internazionale, che sarà chiamata a decretare il vincitore del Concorso e ad assegnare il premio per la miglior colonna sonora offerto dalla Fondazione Levi, quello per la miglior fotografia offerto dalla vetreria artistica Vivarini e la menzione speciale Volumina, è costituita come sempre da tre personalità di grande spessore provenienti dal mondo del cinema: i registi Takashi Shimizu, giapponese, uno dei padri del J-Horror, distribuito ampiamente anche nelle sale italiane nel decennio scorso e fonte di molti remake hollywoodiani, e Girish Kasaravalli, grande teorico del cinema indiano nonché uno dei fondatori del Parallel Cinema degli anni ’70. Unico rappresentante italiano è Giannalberto Bendazzi, una delle massime autorità internazionali nel campo del cinema d’animazione, autore e curatore di numerosi saggi e volumi di cui l’ultimo, l’imponente Animation – A World History, è appena uscito in tre volumi in inglese per la Focal Press. Ai tre giurati sarà dedicato il consueto Programma speciale della giuria, nel quale presenteranno un cortometraggio da loro scelto. Da non perdere l’anteprima italiana di Project Scissors: Night Cry (2015) di Shimizu, un lavoro nato per supportare il lancio del videogame Night Cry. Bendazzi presenterà invece il corto animato d’autore Schody (Stairs, 1969) di Stefan Schabenbeck, mentre Kasaravalli porterà la sua prima regia, Avasesh (1975).
Bill Plymton
Autore del manifesto di questa sesta edizione è Igort, nome d’arte di Igor Tuveri, uno dei fumettisti italiani più apprezzati a livello nazionale e internazionale, che conferma così la sua collaborazione con il Ca’ Foscari Short Film Festival per il terzo anno consecutivo, con un’ illustrazione tratta dall’opera Sinfonia a Bombay. Riguardo i programmi speciali (retrospettive, focus, workshop e incontri con gli ospiti), sarà presente il grande animatore americano Bill Plymton, che nel corso di una masterclass mostrerà anche alcuni dei suoi lavori più importanti come Guard Dog, Your Face e Footprints.
Altro appuntamento da non perdere è l’omaggio a Robert Altman nel decennale della sua scomparsa, a cura di Michele Fadda. Per ricordare il grande regista americano, lo Short ha riunito istituzioni importanti come la UCLA, il Wisconsin Center for Film and Theater Research e l’Altman Estate, per offrire al suo pubblico due gioielli della filmografia “corta” del regista premio Oscar: i dissacranti The Perfect Crime (1955) e Pot au feu (1966), oltre al video musicale Girl Talk (1966) realizzato per Bobby Troup. Lo Short però vuole anche guardare al futuro come è sua caratteristica, quindi saranno ben tre i programmi speciali dedicati a realtà sviluppatesi soprattutto sul web, la frontiera più dinamica della medialità narrativa contemporanea, pur prendendo poi strade differenti.
Pensata per il web nel formato, ma approdata fino alla Radiotelevisione svizzera è Arthur, webserie in dieci episodi che vede protagonista un serial killer, all’apparenza un distinto e tranquillo quarantenne, che ha deciso di smettere con le uccisioni, ideata da Nick Rusconi (anche regista) e Chloe de Souza.
Il pubblico potrà conoscere il popolo garo grazie al programma speciale Nella dimora delle nubi a cura di Cecilia Cossio, durante il quale sarà presentato il documentario Wangala: A Garo Festival di Bappa Ray, accompagnato da una breve presentazione del cortometraggio Rong’ Kuchak – Echoes di Dominic Sangma che proprio lo scorso anno vinse allo Short il premio Volumina.
In un programma speciale a cura di Michele Faggi verrà ricordato il genio multiforme di David Bowie con la proiezione di Reality, documentario artistico di Steven Lippman del 2003.
Ad affiancare il Concorso Internazionale torna come ogni anno anche il Concorso Scuole del Veneto dedicato a lavori realizzati da studenti degli istituti superiori della regione, di cui saranno presentati i tre corti finalisti: Sogno infernale di Lorenzo Bazan e Elia Risato, Fleeting Time di Riccardo Dall’Acqua e Two Faces di Riccardo Tonon.
Torna infine lo spazio dedicato allo storico Videoconcorso Pasinetti, da sempre partner dello Short e il Video-oke!, sorta di gioco di ruolo in cui degli improvvisati attori provano a doppiare i dialoghi dei celebri film che scorrono sullo schermo. In Auditorium saranno inoltre esposte le opere della mostra Fotogrammi del pittore veneziano Lanfranco Lanza.
La cerimonia di premiazione sarà impreziosita come da tradizione da due spettacoli legati al mondo del cinema: quest’anno a esibirsi sul palco dell’Auditorium saranno l’artista e danzatrice Roberta Pennisi e l’artista marziale cinese Xu Baolong.