Riguardo il manifesto, Igort ha donato alla kermesse veneziana una bellissima immagine tratta dal suo Sinfonia a Bombay, utilizzata anche come copertina del numero di giugno 1983 della storica rivista alter alter, la quale diede il via alla pionieristica avventura del gruppo Valvoline per la nascita del “Nuovo fumetto italiano”. Nei programmi speciali spicca in primo luogo l’omaggio a Robert Altman e poi la masterclass dell’animatore statunitense Bill Plympton. Il festival, realizzato con la collaborazione della Fondazione di Venezia, è dedicato al cortometraggio, il primo in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università (Ca’ Foscari di Venezia). Il programma, che sarà presentato con una conferenza stampa il 26 febbraio, si articola in un Concorso Internazionale dedicato ai lavori degli studenti delle scuole di cinema e delle università di tutto il mondo e una variegata offerta di programmi speciali.
Robert Altman
L’omaggio a Robert Altman, nel decennale della sua scomparsa, sarà a cura di Michele Fadda.
Per ricordare il grande regista americano, protagonista di una carriera ultra cinquantennale nella quale ha vinto due Leoni d’Oro (1993 per il miglior film, America oggi, nel 1996 quello alla carriera), una Palma d’Oro (1970, M*A*S*H), un Orso d’Oro (1976, Buffalo Bill e gli indiani) e un Oscar alla carriera (2006), il festival ha riunito istituzioni importanti come la UCLA, il Wisconsin Center for Film and Theater Research e l’Altman Estate, per offrire al suo pubblico due gioielli della filmografia “corta” del regista: The Perfect Crime e Pot au feu (1966), oltre a un terzo lavoro che sarà svelato in seguito.
Bill Plymton rappresenta una vera e propria istituzione nel campo dell’animazione a livello mondiale: autore di un cinema sperimentale e innovativo, è stato candidato per due volte agli Oscar per il miglior cortometraggio animato nel 1988 e nel 2005, oltre ad aver partecipato a prestigiosi festival internazionali, tra i quali Cannes, Annecy e Sundance.
Gli spettatori dello Short avranno la fortuna di assistere ad una masterclass di due ore, durante la quale l’animatore illustrerà il suo metodo di lavoro, mostrando anche alcune delle sue opere più importanti come Guard Dog, Your Face e Footprints.
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Igort
Igort, nome d’arte di Igor Tuveri (Cagliari, 1958), è uno dei fumettisti italiani più apprezzati a livello nazionale e internazionale, le cui opere sono state distribuite in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone.
Come autore di fumetti ha iniziato a lavorare sul finire degli anni ’70, alcune delle sue prime storie comparvero sulla rivista Il pinguino, da lui fondata, alla quale presero parte anche Giorgio Carpinteri, Lorenzo Mattotti, Daniele Brolli, Roberto Baldazzini, mentre nel corso degli anni ’80 vennero pubblicate sulle pagine di varie riviste, nazionali ed internazionali. Nel 2000 ha fondato la casa editrice Coconino Press, con la quale ha pubblicato alcuni dei suoi lavori più acclamati come 5 è il numero perfetto (2002), Dimmi che non vuoi morire (2007) e Quaderni ucraini (2010). Parallelamente a quella di fumettista, Igort ha coltivato le attività di musicista (dal ’78 ai giorni nostri) e autore radiofonico (Radio città del Capo-Popolare network e Radio 2 RAI).