Oltre a Puccio Salvatore, secondo gli inquirenti, il gruppo di azione sembrava essere composto anche da Rosolino Rizzo e da Giuffrè, all’epoca dei fatti presunto capo del mandamento mafioso di Caccamo, su disposizione del boss Provenzano.
Fondamentale nella ricostruzione della vicenda è stata la collaborazione di Giuffrè.
L’assassinio sembra essere maturato in un quadro particolare che tendeva a portare ordine a Valledomo sembra infatti che Panepinto nel territorio operasse senza l’autorizzazione di Cosa Nostra.
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