Non si può lasciare Roma senza aver gustato uno spaghetto cacio e pepe.
A Trastevere, in una minuscola traversa senza uscita, troviamo “Er baffone”. Il nome ci piace, il locale sembra accogliente, il profumo è invitante. Non ci siamo sbagliati: ci viene servita una abbondantissima porzione di spaghetti cacio e pepe, che sono senza dubbio i migliori mai assaggiati.
Sembra una ricetta facile, ma necessita di qualche piccola accortezza. Il cuoco non fa mistero della sua ricetta, e ce la regala insieme ad un paio di barzellette e qualche pacca sulla spalla. Eccola per voi:
Ingredienti per 4 persone
- 500 gr. di spaghetti alla chitarra
- 200 gr. di pecorino romano
- un cucchiaio di pepe nero in grani
Portate a bollore abbondante acqua salata in una pentola capiente e mettete gli spaghetti a cuocere.
Grattugiate il pecorino e amalgamatelo, in un tegame capiente, ad un bicchiere di acqua di cottura della pasta: dovrete ottenere una crema. Con questo procedimento non si correrà il rischio di ritrovarsi con un agglomerato compatto di formaggio, come potrebbe succedere aggiungendo direttamente il pecorino alla pasta.
Scolate gli spaghetti al dente, conservando l’acqua, e trasferiteli nel tegame.
Proseguite la cottura mantecando a fuoco lento ed aggiungendo, se necessario, altra acqua di cottura.
Aggiungete il pepe macinato al momento e servite gli spaghetti cacio e pepe molto caldi.
Ovviamente, bisogna saper dosare bene il pepe, adattando la quantità ai gusti personali. EatParade consiglia di iniziare con un mezzo cucchiaio, aggiungendo gradatamente il resto fino ad ottenere il sapore desiderato.