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Il caco vaniglia ha foglie caduche ovali più o meno appuntite di un particolare colore verde brillante e intenso. In autunno le foglie assumono un colore dorato. Il caco vaniglia per crescere sano ha bisogno di un terreno fertile, soffice, ben concimato e permeabile, dove non esista il minimo pericolo di ristagno d'acqua. La propagazione del caco vaniglia avviene per margotta o per innesto su specie di sicura resistenza al freddo. Si tratta però di pratiche culturali da lasciar fare agli esperti. La piantagione si esegue nel tardo autunno nelle zone a clima invernale piuttosto mite. Altrove è consigliabile rimandare l'operazione a fine inverno perchè le giovani
piante di caco vaniglia non sopportano le gelate nel primo anno di impianto. E' opportuno curare molto il drenaggio all'atto della messa a dimora e ricordare che questa pianta sviluppa una chioma piuttosto larga per cui è indispensabile lasciare almeno 5-6 metri tra una pianta e l'altra. E' importante accostare vari alberi dai fiori femminili a uno impollinatore.
Parlando di frutti è opportuno sapere che i fiori non fecondati danno luogo a cachi vaniglia più appuntiti, più grossi e di polpa particolarmente molle rispetto a quelli derivati da fecondazione. E' difficile che il caco vaniglia si lasci maturare sulla pianta perchè finirebbe per cadere, spappolandosi al suolo. In genere, tra la fine di ottobre e dicembre, dipende dal clima, si procede al distacco dei frutti recidendo anche una piccola porzione del rametto che li sostiene. Il frutto è quasi sempre immaturo e per essere gustato deve subire un periodo di maturazione che si ottiene ponendo il caco vaniglia su due stuoie. Oppure mettendo i frutti insieme a delle mele profumate, perché queste ultime, durante tale processo, generano due gas, l'acetilene e l'etilene che concorrono ad accelerare la fase di formazione di zuccheri sino a quando il frutto è pronto per essere consumato.
Il caco vaniglia è un albero da frutto molto resistente ai nemici che di norma costituiscono una grave minaccia per gli altri fruttiferi. Tra i nemici del caco vaniglia c'è la mosca mediterranea. Un insetto particolarmente dannoso. Per combattere la mosca mediterranea si consiglia un energico intervento con irrorazione di prodotti insetticidi a base di esteri fosforici, da effettuare verso maggio. Le piante più vecchie del caco vaniglia possono andare soggetti alla seguente malattia: il marciume dei frutti. Marciume che consiste in una macchia nera e nell'arrossamento del fogliame da combattere con irrorazione di anticrittogamici specifici non appena cadono i fiori. Operazione da effettuare in genere sul finire del mese di luglio. Le foglie che cadono sono preziose per proteggere le colture delicate in quanto sono resistenti e un pò coriacee e non marciscono durante l'inverno.
Il kaki in generale e il caco vaniglia, in particolare, è tenuto in molta considerazione in Estremo Oriente soprattutto in Cina, considerata da sempre patria dell'erboristeria. Il frutto maturo è dolce ed astringente e viene prescritto come stomachico astringente in caso di diarrea ed emorroidi. Il succo estratto dal frutto non maturo è impiegato nell'ipertensione. Nella simbologia e nel linguaggio delle piante e dei fiori questa pianta simboleggia il "non credere alle apparenze". Il caco vaniglia è il frutto dell'inizio dell'inverno per eccellenza. Soprattutto del mese di dicembre. Questo frutto oltre ad essere di grande valore nutritivo è anche molto decorativo e rappresenta una delle ultime espressioni cromatiche dell'anno. Il legno di questo albero da frutto è di qualità eccelsa, resistente e di bella colorazione. Utilizzato per lavori di ebanisteria per piccole sculture.