Cafè Racer "Ufficiali"

Da Rudebarber

Vista l'attualità del momento vogliamo ripercorrere quelle che sono state le interpretazioni "Ufficiali" delle Case Motociclistiche internazionali in tal senso.
Innanzi tutto bisogna accennare al fatto che il fenomeno è mutuato dall'esigenza delle Case Motociclistiche di re-invetare qualcosa di vendibile, facendo tornare in auge lo stile "vintage" delle Motociclette stile anni '60/'70.
La prima a ri-percorrere, tra le grandi case, questo leit motiv possiamo considerarla, indubbiamente, la Triumph di Hinkey, prima con le 3 cilintri Roadster della serie T300 (Thunderbird 1996, Legend, Adventurer), poi con le Twin Bonneville.

Chi invece non ha mai dovuto "ri-percorrere" è stata solo ed esclusivamente la Royal Enfieldche ha continuato a sfornare inalterate (nello stile) le sue motociclette, dalla Fondazione in Inghilterra nei primi del '900, fino ad arrivare all'attuale "Bullet" prodotta dal '48/'50 fino ad oggi ininterrottamente (e quasi esclusivamente) in India, dove poi si trasferisce la vera e propria Casa Madre alla fine degli anni '60.

Si inserisce in quel periodo (Triumph Hinkley) anni '90, il piccolo costruttore italianoBorilecon la sua splendida B54T. E non è da menoMagni che non ha mai interrotto un certo stile, ricordiamo, fra le altre, la Arturo 1000 dell'88 e successivamente le varie reinterpretazioni su base Guzzi.
Dunque è poi il turno di Kawasaki con la splendida W650 (anche se invero bisogna dire che è stata comunque presentata nel '99 prima della sua futura non-rivale Bonneville, che fu presentata nel 2001 quando appunto scomparve l'incompresa Kawasaki),

per approdare successivamente alla gloriosa Moto Guzzi che, costantemente nell'orlo dell'abisso del tracollo finanziario, tira fuori dal cilindro la V7 Classic, riedizione "stilistica" della mitica V7 Sport (anni '70), ma in chiave più "uso quotidiano" come furono poi le varie V35, V50 e V65 (più degli anni '80 e mantenendo tra l'altro lo stesso telaio ed il motore 750 di quegli anni).

Nel frattempo bisogna ricordare che un certo stile di Moto, tipo le Jap anni '70 avanzati, i 4 colossi Giapponesi non lo hanno mai abbandonato, andando a rivisitarlo periodicamente con prodotti quali Honda Nighthawk, CB Sevenfifty prima e coi vari CB 1100R e CB 1300 successivamente, Suzuki Inazuma 750, Kawasaki Zephir 750 prima e poi ZRX1200 normale ed R (quella coi colori della Superbike degli anni '70)


e per finire con la Yamaha che ha prodotto la SR 500 fino alla fine degli anni '80 (concentrandosi poi sulla SRX 600) e la sempre inossidabile XJR 1200 (poi attualizzata 1300).
Insomma i Giapponesi un "certo stile" non lo hanno mai abbandonato, nonostante abbiano dettato le regole della "moda" per un trentennio delle varie "nicchie" di mercato a cominciare dalle Supersportive e dalle Enduro da sempre regine del mercato motociclistico.
Poi sono arrivate quelle che noi oggi concepiamo come "Naked", ma li invero, la strada l'ha aperta forse la Ducati, con la mitica Monster 900, per arrivare alle odierne creature Giapponesi degne, nello stile, del miglior disegnatore di Mazinga Z.
Ma torniamo alle nostre "Classic Vintage", dopo questa parentesi Giapponese, e riprendiamo il discorso passando appunto alla Ducati con le sue re-interpretazioni della mitica GT750, sfornando quindi l'attuale GT 1000.

Per finire, riaccenniamo alla Kawasaki che dopo anni di oblio reinventa la già valida W650 portandola all'attuale W800, ma chiudiamo in bellezza introducento l'avvento della Norton con moto moderne ma che respirano aria "vintage" a tutti gli effetti.

Dove sono, dunque tra queste le"vere" Cafe Racer così costruite e concepite ?
E' presto detto e cercheremo di tenere un ordine cronologico :

Magni Sport 1200S 2000

Borile B500CR 1999/2001 (venduta poi nel 2002)

Triumph Thruxton 2004

Ducati Sport 1000 s 2004 (ma venduta successivamente)

CCM CR 40 2007

Royal Enfield Sportsman 2007 (inizialmente Sportsman XR per UK, poi arriva anche in Italia nel 2008)

Royal Enfiel Clubman 2009 (in uk)

Moto Guzzi V7 Cafè 2009

Moto Guzzi V7 Racer 2010

Norton Commando 961 Cafè Racer 2011 (e qui potremmo veramente dire: "Dulcis in Fundo")

Tra queste ho voluto tralasciare il bell'esperimento Derbi Mulhacen 659 Cafè perchè tutto sommato d'impronta troppo "moderna", qui sotto nella bellissima versione Nieto, una moto incompresa in Italia (e non solo) ma che avrebbe meritato di più.....uguale discorso per laCR&S Vun, anch'essa qui sotto in una speciale versione "Manx style", molto Cafè.


Diversamente avrei dovuto includere pure la Benelli TNT Cafè Racer (!!).
La Borile per la sua "artigianalità" in stile, a cominciare dal telaio per finire col motore alettato e raffreddato ad aria mi è sembrata più appropriata, anche se ci ho pensato a lungo, se includerla o meno.
E discorso a parte meriterebbe laVoxan 1000 Cafè Racer del '98 ! Molto bella, molto di "stile" ma comunque moderna, nata infatti sull'imprinting della "Naked" Roadster.
Idem per laBlack Magicdel 2004, bellissima Cafè Racer, ma moderna di concezione ed estrazione.

E che dire quindi di un'altra preziosa realizzazione italiana regolarmente in listino all'epoca : la Ghezzi & Brian Kimera, un'attrazione fatale nel vero senso della parola per Caffeinizzati come noi, eppure decisamente Moderna, ma certo non senza minor dignità ! Ci mancherebbe....

Altra paletta alzata andrebbe per la mitica Speed Triple 900 del '94 a tutti gli effetti più una "muscle bike" moderna che una vera Cafè Racer anche se molto con questo "imprinting".

La Ducati Paul Smart è poi chiaramente una riedizione di una Racer, quindi non una Cafè pura.

Insomma, tirando i conti finali si intuisce che nella prima decade degli anni 2000, non poche cose si son viste "ufficialmente", ed è tanto se pensiamo all'universo motociclistico ed al fatto che parliamo di quella decade che ha visto definitivamente l'avvento è l'imporsi nei mercati dei famigerati e scellerati Scooter e Scooteroni !
Queste piccole perle (sia le Vintage che le Moderne, a questo punto) han creato comunque la strada che decine, centinaia e forse migliaia di appassionati hanno scoperto o riscoperto e deciso di seguire nei loro Garages
Ed al seguito di tali interessi, noti e meno noti "preparatori" cominciano o continuano a donare la loro arte e non di meno la loro astuzia....al servizio di tale tendenza.
Tutto ciò porta sempre e comunque nuove ondate di freschezza a questa nostra "vecchia" Cultura.
It's "Time for Cafè".....
Dave67 (Davide Innante)

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