Secondo una recente revisione sistematica che ha valutato la relazione tra consumo abituale di caffè e rischio cardiovascolare sembra che la caffeina non abbia effetti negativi per il cuore. La ricerca, pubblicata sulla rivista Circulation, ha preso in esame 36 studi clinici. Sembra addirittura che il caffè abbia un effetto protettivo sul cuore delle persone che ne bevono meno di tre tazze al giorno.
All’aumentare del numero delle tazze quotidiane l’effetto protettivo va scomparendo ma non arriva a causare effetti negativi importanti neanche nelle persone che ne bevono più di cinque tazze al giorno. Va detto però che gli studi non hanno indagati gli effetti dell’espresso tipico in Italia, ma del caffè filtrato, tipico nel mondo anglosassone.
Da ricordare
La caffeina è una sostanza con attività stimolante sul sistema nervoso centrale. Una tazzina di caffè espresso contiene circa 40-80 mg di caffeina, una tazza di caffè americano ne contiene circa 115-120 per tazza.
Da fare
Se consumare abitualmente caffè non sembra aumentare il rischio cardiovascolare è tuttavia importante non esagerare con le dosi anche perché la caffeina ha un effetto tachicardizzante, aumenta cioè la frequenza del battito cardiaco: si raccomanda di non superare le 3-4 tazzine di caffè al giorno.
Durante la gravidanza e l’allattamento si consiglia di limitarne ulteriormente l’assunzione (1-2 tazzine al giorno).
Articolo tratto dal sito Ipasvi